Non c’è un attimo di tregua in questa lunga ed estenuante serie di partite dei playoff.
Così, dopo che ieri Cantù e Roma hanno pareggiato i conti rispettivamente contro Sassari e Reggio Emilia, stasera tocca di nuovo alla Cimberio ribadire la prova di forza messa a punto in gara-3 per sfruttare alla grande il primo match-ball che catapulterebbe con largo anticipo i biancorossi direttamente in semifinale.
Sarà proprio questo l’obiettivo della compagine di coach Vitucci; se è vero infatti che c’è il rischio che la formazione varesina abbia un calo di concentrazione e di intensità, è altrettanto vero che l’occasione di riposare per ben otto giorni (il primo match di semifinale si disputerà il 25 maggio) è talmente ghiotta che deve essere sfruttata, soprattutto per una squadra come la Cimberio che fa del dinamismo, della rapidità di gioco e dell’esplosività i loro punti di forza.
Saranno proprio questi gli ingredienti che stasera faranno la differenza contro i fortissimi (ma lenti) lunghi veneziani, che già martedì hanno mostrato una certa stanchezza ed insofferenza nei confronti dell’estro di Mike Green e della rapidità d’esecuzione di Adrian Banks che, ci scommettiamo, anche stasera riuscirà ad essere letale.
Si prospetta il solito ballottaggio tra Ivanov e Talts, con l’estone che parte sempre favorito, ma non è così impensabile che coach Vitucci conceda qualche minutaggio in più rispetto al solito alle seconde linee; così Rush, ad esempio, potrebbe proseguire nel suo esaltante momento, cominciato proprio dall’ultima gara di campionato contro i lagunari, mettendo in mostra tutto il suo potenziale che nel corso del campionato (complice anche lo scarso utilizzo) si è visto solo a tratti. Per quanto riguarda Achille Polonara, invece, anche il suo utilizzo potrebbe essere ridotto vista l’uscita anticipata dal parquet martedì sera per il solito problema alla caviglia che però, fortunatamente, non ha avuto gravi ripercussioni.
L’appuntamento è dunque a stasera (Rai Sport 1 o diretta su www.varesesport.com) alle ore 20:30, per un risultato che sarebbe solo il giusto premio ad un gruppo che merita di arrivare in fondo.

Marco Gandini