Un epilogo a metà fra il tragico e il surreale.
Devis Licciardi, atleta di Arcisate tesserato con l’Aeronautica Militare, è stato chiamato all’esame antidoping dopo la gara dei Campionati di Corsa su Strada a Molfetta, ed è stato sorpreso con un “pene finto” riempito di urina pulita. Un escamotage ai limiti del ridicolo per eludere i controlli di routine al termine della 10 km su strada.
Il 27enne varesotto, che quest’anno aveva fatto registrare una serie di risultati più che soddisfacenti ed in crescita come ad esempio 8’30’’ di Brugnera sui 3000 siepi e il 13’59’’ di Rovereto sui 5000, che gli erano valsi persino la convocazione in nazionale al Decanation di Valence (France), è stato così scoperto e convocato per oggi stesso presso gli uffici della Procura Antidoping di Roma, che ha aperto un fascicolo d’urgenza nei suoi confronti.
In realtà si tratta di una tecnica già vista e rivista, soprattutto negli anni ottanta e novanta, ma sono ancora molti i siti internet che offrono accessori simili. L’arcisatese ha insospettito il medico chiedendo di rimanere solo in cabina al momento di urinare e di lì a poco è stato scoperto e citato in giudizio.
In attesa di capire cosa sia realmente successo e cosa dirà Licciardi a sua discolpa, non si può che ipotizzare la sua eventuale pena: l’atleta rischia dai 3 mesi ai 2 anni di squalifica, a meno che non collabori e a meno che non venga riscontrata la positività.

Mariella Lamonica