Vi sono luoghi della memoria, piccole cattedrali nelle quali la nostalgia alimenta il sogno, veri e propri covi di bucanieri delle sette note, rifugio ove si cela il Santo Graal musicale. Gli adepti sono corridori all’inseguimento del vinile perduto, esploratori del suono, orgogliosi custodi delle tradizioni musicali degli anni settanta, periodo d’oro della musica, epoca di extraterrestri tra funghi allucinogeni e pace ed amore universale, where it all begins, come canta la Allman Brothers Band. Sono nicchie temporali nelle quali immergersi ogni tanto per trarne un beneficio diffuso al corpo ed all’anima, sono altari sui quali prendono vita artisti e gruppi  emersi  dai sacri  sepolcri del tempo per ricordare a tutti quale sia la Musica, ora offesa e deturpata da microcefali rapper, da disadattati sociali in cerca di notorietà, da Festival dell’Elettroencefalogramma Piatto.  La città di Varese è  sede di una di queste Meraviglie della Musica. Il luogo di culto è RECORD RUNNERS,  riduttivo definirlo un “negozio”, piuttosto un sito archeologico-musicale di pregio universale. E’ l’Eldorado, la luna appena conquistata, è la Grotta di Betlemme per chi vive di saudade e di miti, di musica e di sogni, nave carica di ricordi. E lo skipper è il magico Max “Bolo” Bruno, intrepido come Pedro Alvarez Cabral, scopritore del Brasile, determinato come Clint “Callaghan” Eastwood, preciso e fantasioso , calcisticamente un Denilson. Entri nella Cattedrale di Via Albuzzi e respiri emozione, nulla di più facile scorgere, tra i contenitori dei dischi, lo spirito di  Curtis Mayfield e Michael Brecker che chiacchierano amabilmente di musica, oppure udire, negli anfratti delle pareti, le voci di Ella Fitzgerald ed Elis Regina gorgheggiare un pezzo di Burt Bacharach. E’ la magia del luogo, sono le migliaia di vinili, cd, dvd, rarità di ogni genere, magliette e felpe di concerti storici a fare la differenza. La musica del nuovo millennio è caratterizzata da un tecnicismo esasperato, gli stessi musicisti si trasformano  più in  ingegneri del suono che in veri artisti, sono fantocci senza anima nelle mani delle suonerie dei telefonini, degli i-Pod, delle inascoltabili Radio FM. Eppure se la tirano, scrivono testi da asilo nido, compongono melodie da strapazzo e vengono glorificati, scimmiottano gli eroi del rock e ne profanano la memoria. Ma vendono. Commercialmente ineccepibili, si insinuano tra il deserto mentale della media degli ascoltatori che non distinguono un assolo di basso da un colpo di grancassa e fanno presa, distruggendo in pochi minuti il ricordo di immortali canzoni. Essi vivono…, purtroppo ! Ma ogni nuvola conserva profili d’argento ed il nostro arcobaleno è rappresentato da RECORD RUNNERS, ove la musica sopravvive alla tempesta che si scatena là fuori, è l’ormeggio, il Porto Seguro . L’appassionato può trovare davvero di tutto, il gruppo storico, l’artista minore, il vinile del concerto famoso, il cd o il dvd dei famosi festival jazz e rock internazionali. Ed il buon Max è sempre pronto a consigliarvi, a farvi “ascoltare” un pezzo e non a “sentire” unna canzone, ed i clienti sono amici con i quali scambiare opinioni musicali, parlare dei Genesis e del testo di Supper’s Ready, confrontarsi sulla musica nera e sul rock confederato, disquisire di jazz-rock, di David Sanborn, Weather Report, Spyro Gyra. Entri da RECORD RUNNERS e li trovi tutti, coloro che ti fanno sognare, che hanno segnato un periodo della tua vita e sono nel tuo cuore per sempre. RECORD RUNNERS, still crazy after all these years…

Marco Caccianiga