“Ciao a tutti, anche e sopratutto alle persone che da giorni mi stanno criticando e dipingendo come un mercenario o con altri termini, senza sapere come sono andate le cose…Ma questo fa parte del mio lavoro e bisogna accettare ogni tipo di critica, ma sempre con educazione perché non permetto a nessuno di offendere con brutte parole persone che mi difendono o la vedono in modo diverso, e soprattutto perché questa pagina viene letta anche da bambini e quindi ci vuole educazione….Detto questo ci tengo a precisare delle cose: intanto scusarmi con i tifosi e con lo Spezia in generale per come sono andate le cose (e credetemi che se fossi stato mercenario avrei accettato da un pezzo) invece ho sempre avuto un pensiero che se avessi dovuto lasciare il Varese, per rispetto di tutti lo avrei fatto solo per la serie A…. Ed è per questo che ho accettato Pescara, perché, come ho fatto con il Catania, è un progetto importante fatto di persone serie e dove sono sicuro che mi toglierò altre soddisfazioni…. Vi ricordo che mercenari sono quelli che guadagno 4 milioni e vanno via per guadagnarne 10, o quelle persone che, come vedete, sono in mezzo a tutti questi casini… Queste sono due righe per spiegare 2 cose ma ripeto, ognuno la pensa a modo suo ma sempre con educazione …… Christian”
Sembra giunta al termine l’avventura di Terlizzi al Varese, nonostante la società non abbia ancora ufficializzato il trasferimento.
Lo sfogo su facebook dell’esperto difensore romano, protagonista lo scorso anno con la maglia biancorossa, è breve ma intenso, composto di poche e semplici parole che, però, dettano in maniera inequivocabile la sua verità.
E’ difficile rifiutare la Serie A, punto di arrivo di tutti i giocatori italiani, anche quelli che, proprio come Terlizzi, l’avevano già vissuta, salvo poi scendere in cadetteria per rilanciarsi e per mostrare a tutti che non erano finito, ma che, anzi, avevano ancora qualche dardo a disposizione del proprio arco; Pescara, inoltre, è un progetto importante fatto di persone serie, come fu lo scorso anno proprio quello di Varese, che riuscì a togliergli molte soddisfazioni.
Ora che solo un colpo di scena degno di un film americano potrebbe permetterci di vederlo con la casacca del Varese anche il prossimo anno, la palla passa nelle mani del duo Milanese-Montemurro, che già ha promesso un ricambio all’altezza del coriaceo difensore romano; se, come già successo altre volte, riuscirà a trovare un degno sostituto, tra un mese l’ex numero 88 biancorosso, capitano addirittura nelle prime amichevoli estive di quest’anno, sarà solo uno sbiadito ma piacevole ricordo.

Marco Gandini