In serie C2. E non per caso… La Sportlandia Tradate, complice la “moria” di tante società che durante l’estate sono saltate, si ritrova ai nastri di partenza della C2, rivendicando però quello che, a giudizio del tutto condivisibile, dovrebbe rappresentare un diritto. “Siamo entrati in C2 dalla porta di servizio con un ripescaggio che, purtroppo – spiega Giulio Besio, coach di Tradate (sulla sinistra nella foto a lato)-, non fotografa pienamente i nostri meriti. La stagione scorsa, vincendo 29 partite su 30, abbiamo dominato la fase regolare della serie D ed il salto di categoria, che almeno a questi livelli dovrebbe essere sacrosanto per chi vince il campionato, ci è stata negato solo da una serie di gravi infortuni che, poco prima dei playoff, hanno aperto voragini nell’organico. Per nostra fortuna, la burocrazia ci ha reso a tavolino quello che la mala sorte ci aveva tolto sul parquet. Così, oggi, possiamo giustamente partecipare ad una categoria che ritengo sia lo sbocco perfetto per una società solida, ricca di entusiasmo e con tante note positive come Sportlandia che, da anni, è protagonista a livello giovanile e si sta strutturando in modo egregio anche per il basket senior”.
Con quali idee avete costruito la squadra?
“Il primo obiettivo, al grido di “squadra che vince non si cambia”, è stato quello di confermare il gruppo della passata stagione. Quindi, massima fiducia al nucleo composto da Picotti , Ciardiello, Franzetti, Turconi, Anselmi, Liparoti, Gottardello, cui abbiamo aggiunto quelli che certamente sono da considerare innesti di qualità: Riccio, nello spot di playmaker, Frattini nel reparto esterni e Quartieri che darà esperienza e centimetri sotto i tabelloni. Insieme a questi dieci, ci saranno i giovani Rossi, Tognoni e Bianchi che daranno una mano sostanziosa in allenamento e dovranno essere pronti per un’eventuale “chiamata””.
Qual è l’obiettivo stagionale?
“La speranza è quella di mantenere la categoria, centrando il più rapidamente possibile il traguardo salvezza. In questo senso sono più che fiducioso per il gruppo: oltre a possedere talento tecnico e spiccate qualità fisico-atletiche, annovera giocatori che, pur avendo già accumulato ottime esperienze di gioco, possono sventolare una carta d’identità ancora verde e – conclude Besio -, hanno tanto, tantissimo da dare in termini di motivazioni e freschezza mentale”.

Massimo Turconi