Varigotti. Sole, mare, bagni, libri, musica, biglie su sabbia, partite di calcetto. Dovrebbero imporlo per legge. Dieci giorni all’anno nei quali preoccuparsi se indossare le infradito o le scarpe da calcio. Se poi hai la fortuna di capitare nell’anno olimpico, beh, la vacanza è completa. Già, le Olimpiadi.
Una volta ogni quattro anni i cinque cerchi dipingono le nostre giornate, ci propongono atleti e discipline sportive a volte curiose, altre imbarazzanti. L’orgia della diretta televisiva invita a riflettere e, a mio avviso, fa emergere un dato interessante. Dopo quello che abbiamo visto nelle competizioni e letto sui giornali, appare evidente che, se alcuni atleti o discipline sportive, potessero godere della stessa visibilità mediatica giornaliera della quale si avvantaggia Sua Maestà il Calcio, i risultati in termini di gossip, polemiche, litigi, dichiarazioni idiote, interviste improbabili, sarebbero esattamente i medesimi.
I calciatori sono sezionati giornalmente, spiati persino negli spogliatoi, fanno notizia anche quando si allacciano le scarpe in stile non consueto. E tutto deriva dall’interesse che centinaia di migliaia di persone ripongono in una sfera di cuoio e in coloro che la prendono a calci. Abbiamo toccato con mano cosa accade ad alcuni atleti olimpici o squadre sotto pressione mediatica : polemiche nel Nuoto, litigi nel Canottaggio, frecciatine tra compagne nella Scherma, gossip e amenità varie. Oltre alle prese di posizione dei vari Presidenti di Federazione. Che la smettano di tirare in ballo sempre il calcio.
Sappiamo che è un mondo a parte, lo sport è altro. E la smettano pure, alcuni atleti, di salire sul predellino dell’Università della Vita e dare lezioni di impegno, sacrificio, passione, quasi fossero cavalieri senza macchia e senza paura, nascondendo, in verità, tutta la profonda invidia che provano per il conto in banca e la popolarità televisiva dei calciatori. Perché, se non erro, alcuni di loro sono pagati dallo stato per svolgere la propria attività sportiva. Fiamme Gialle, Fiamme Oro, corpo di Polizia e Carabinieri. Non ci trovo nulla di male, ci mancherebbe, ma mi infastidisce il tono da omelia che si usa ogni quattro anni a ridosso delle Olimpiadi. Non esistono atleti di serie A o B. Federica Pellegrini, per esempio, è stata dilaniata. E per cosa? Per non avere vinto. Come se fosse un’inezia. Come se le altre concorrenti fossero sbarcate a Londra in gita. I soliti mediocri l’hanno insultata sui social network, alcuni giornalisti l’hanno dipinta come una sorta di Crudelia Demon buona solo a mettere zizzania. Ecco. A questo porta la visibilità mediatica giornaliera.
Spesso distorce la realtà e ti disegna come non sei. Proprio come accade a molti calciatori. La Pellegrini è un capolavoro di atleta. Lei nuota, sfila in passerella, recita nelle pubblicità e ha vinto tutto. E, soprattutto, non fa la morale a nessuno.
Buon bagno a tutti.

Marco Caccianiga