“Riparto da Varese con entusiasmo e voglia di fare”.
Si presenta così l’ultimo colpo del Varese Moris “Il Carro” Carrozzieri, colonna difensiva classe ’80 chiamata per dare quella solidità e quell’esperienza alla squadra del nuovo tecnico Fabrizio Castori necessarie per ottenere grandi risultati.
“Avevo tante opzioni, ma ho scelto appositamente Varese per l’ambizione della squadra e per l’ambiente che già in altre occasioni ha saputo rilanciare tantissimi giocatori. Inoltre Martinetti e Bressan, con i quali ho già giocato ai tempi dell’Arezzo (stagione 2005-2006, ndr) mi hanno parlato benissimo della città e della squadra che già da un paio di anni è protagonista assoluta della Serie B, in grado di costruire, stagione dopo stagione, un team competitivo grazie alla presenza di giocatori come Neto Pereira, Grillo o Zecchin, che sono dei veri e propri fenomeni”.
Nella tua lunga carriera hai già avuto modo di conoscere e lavorare anche con Fabrizio Castori.
“Si, anche se per poco. Erano i tempi in cui ero al Castel di Sangro e l’anno in cui lui fu assunto come mister, mi vendettero al Bari. Nonostante questo so come lavora e sono attratto dal suo modo di fare, anche perchè ho avuto modo di confrontarmi con giocatori che lui stesso ha allenato e per il quale hanno speso soltanto belle parole”.
Vieni da una stagione nel Lecce in cui hai trovato la retrocessione, in un’annata abbastanza sfortunata a livello personale con infortuni che ti hanno fatto restare lontano dai campi da gioco per tanto tempo.
“Purtroppo la colpa è stata un po’ mia, perché ho sempre voluto giocare anche sotto infiltrazioni, senza considerare che così, però, danneggiavo principalmente me stesso. Ora infatti ho deciso di affrontare il recupero in tutta tranquillità, e tornerò a disposizione della squadra dalla quarta o dalla quinta giornata di campionato. Per quanto riguarda la retrocessione con il Lecce, è stata emotivamente pesante, perché non ci aspettavamo un risultato simile anche in virtù del fatto che la squadra era ben equipaggiata. Spero di rifarmi con il Varese però, anche se l’obiettivo della squadra, ovviamente, è la salvezza, perché la Serie B è un campionato molto difficile dove ci sono tante partite tutte ravvicinate caratterizzate da un ritmo forsennato, rapido ed intenso. Sono convinto, però, che riusciremo a toglierci molte soddisfazioni”.
La storia calcistica che ti ha caratterizzato ha avuto anche dei momenti abbastanza bui, in particolare la squalifica di tre anni fa quando sei stato trovato positivo alla benzoilecgonina, un metabolita della cocaina.
“Preferirei non parlare del passato. Ho commesso degli errori come tutti noi. Ora sono qui, pulito e con una voglia immensa di rimettermi in gioco. Conto di fare 30 partite quest’anno, diventando un punto di riferimento non solo per i miei compagni di squadra più giovani, ma anche e soprattutto per tutto il gruppo. So cosa posso dare. Non rimarrete delusi”.
Parola del “Carro”.

Marco Gandini