Mauro Milanese due chiacchiere non le nega mai a nessuno. È oramai risaputo che il direttore sportivo del Varese quando parla di calcio diventa un fiume in piena impossibile da arginare. Evidentemente la sua triplice esperienza nel mondo del pallone, come calciatore di alto livello, agente Fifa e dirigente, gli ha permesso di accumulare esperienza e competenza che lui è sempre pronto a condividere con schiettezza e sincerità.
Mauro, parliamo subito del tuo triplice ruolo: giocatore, allenatore, direttore sportivo, cosa ti hanno dato e ti stanno ancora dando queste esperienze?
“La carriera come calciatore è sicuramente stata la più importante, quella da agente è invece quella che mi ha insegnato di più, infine il mio attuale ruolo dirigenziale è sicuramente quello più impegnativo, ma anche quello più gratificante. Quando ti limiti a giocare dipendi solamente da te stesso, come direttore sportivo invece pensi di più agli altri e dipendi dalle prestazioni dei giocatori su cui decidi di puntare”.
Quale ruolo ti ha dato più soddisfazioni?
“Non saprei scegliere, sono stati tutti periodi della mia vita funzionali a quello che faccio adesso. Conosce come pensano i calciatori, gli agenti e come funziona la diplomazia, questo secondo me mi avvantaggia. Conoscere campo e spogliatoi è una fortuna che non tutti hanno e secondo me aumenta la sensibilità calcistica”.
Triestina e Varese: due piazze alle quali sei particolarmente legato…
“Ho iniziato a muovere i primi passi nel settore giovanile della squadra della mia città che mi ha dato tanto. Mi ha lanciato nel calcio dei grandi portandomi ai massimi livelli. Devo molto a quella piazza così come devo tanto a Varese. Qui ho deciso di chiudere la mia carriera per iniziare un nuovo capitolo della mia vita. Il Varese mi ha dato la possibilità di restare nel mondo del calcio anche una volta smesso di giocare. Sono molto legato a questa squadra perché mi ha fatto conoscere l’ambiente calcistico a 360°”.
Restiamo sul Varese. Sannino, la parentesi di Carbone, Maran e Castori sono gli allenatori passati qui nelle ultime stagioni…
“Sannino è stato una figura importante per tutto, oltre per i grandi risultati, ha riportato l’entusiasmo attorno alla squadra grazie al suo essere ‘personaggio’. Carbone era una scommessa con un passato calcistico importante. Maran ha saputo realizzare un’impresa. Castori è un ottimo allenatore che lavora con passione. Varese ha lanciato e anche rilanciato allenatori e giocatori, secondo me qui c’è un ambiente ideale per potersi esprimere. Può rappresentare un’occasione per tutti”.
Venendo al presente, il Varese ha vinto le ultime due gare casalinghe e sabato ospita la Ternana…
“Vincere ci voleva. Abbiamo fatto dei sacrifici allungando i ritiri e il duro lavoro ha fruttato. Anche la gara a Livorno è stata positiva, risultato a parte abbiamo sfiorato il pareggio credendoci fino alla fine. Sarebbe stato più giusto un 1-1 rispetto al 2-0 finale. Dobbiamo sfruttare al meglio il fattore campo”.
Che avversario ti aspetti?
“La Ternana è una squadra che difende bene ed è brava a ripartire in contropiede. È ben organizzata e sarà agguerrita. Ha un buon organico e tanti tifosi al seguito. Sarà un’altra partita combattuta”.
Nell’ultimo turno è stato decisivo Nadarevic: è quello visto contro la Pro Vercelli il “vero” Nadarevic?
“Si è sbloccato con un gran gol che spero gli dia la giusta convinzione. È in fase di crescita. È un giocatore con una grande forza fisica e tanta velocità nelle gambe. In campo deve migliorare sotto l’aspetto tattico giocando di più per la squadra”.
Che Varese ti aspetti da qui a fine stagione?
“Quello di sempre. Agguerrito, affamato e motivati. Le prossime partite saranno rivelatorie. In base ai risultati e alla posizione in classifica capiremo anche come operare sul mercato”.
In ottica mercato ti sei già prefissato degli obbiettivi?
“Ancora è presto. Il nostro obbiettivi principale è quello di lanciare i giovani. Ci siamo riusciti con De Luca e ancor prima con Pisano. Abbiamo piena fiducia in Pucino, Damonte, Fiamozzi e Lazaar. A gennaio ci saranno di sicuro due nuovi acquisti: quelli di Oduamadi e Struna che finalmente potranno tornare a disposizione. Abbiamo fatto un cammino eccellente finora non sfruttando appieno l’organico quindi a gennaio ci rinforzeremo sicuramente”.

Elisa Cascioli