Sfidare la natura e le sue imprevedibili magie è il sogno di tutti gli avventurosi, farlo con un compagno di viaggio instancabile, però, rende il tutto più divertente. Trovarsi in aperta campagna o su un sentiero di montagna, che costeggia un ruscello, con il proprio cavallo, può riservare sorprese di ogni tipo, ma spesso il bello del binomio è proprio questo, affrontare insieme le difficoltà. Conoscere l’ambiente che ci circonda è il punto di partenza per gli appassionati di trekking a cavallo. Non bastano un buon livello tecnico e l’allenamento di un atleta, bisogna anche riconoscere i messaggi della natura per evitare di incorrere in inutili rischi. Per prima cosa è necessario un abbigliamento adatto, comodo e sicuro, che protegga gambe e mani da eventuali escoriazioni poi, se non si conosce il territorio, è bene affidarsi ad una guida competente che possa farvi apprezzare le bellezze che vi circondano. Per approcciare un’esperienza in spazi aperti è fondamentale conoscere la base dell’equitazione e soprattutto un’infarinatura di come governare il cavallo in caso di imprevisti e difficoltà. Dall’attenta osservazione dell’ambiente, nasce una disciplina Olimpica di estremo interesse, faticosa e adrenalinica: il cross-country. La gara consiste in una prova di velocità su terreno dai vari aspetti sul quale vengono posti una serie di ostacoli naturali fissi di diversa difficoltà.

In questo sport, le distanze da percorrere sono molto lunghe e le gare possono durare anche alcuni giorni. Le barriere che s’ incontrano durante il percorso riproducono ostacoli naturali: fascine di legna, laghetti artificiali, tronchi, fossi, trattori e balle di fieno, ad ognuna viene assegnato un giudice che possa controllare la sicurezza dei partecipanti. In alcuni campionati, in base alla categoria, agli ostacoli più impegnativi se ne affianca uno più semplice che, richiede un tempo superiore di percorrenza, per equipararlo allo sforzo impegnato sull’altro. In questo modo se un cavaliere non si sentisse sicuro, nell’affrontare il salto più impegnativo, potrà optare per l’alternativa. Questa competizione è una vera e propria maratona a tempo, spesso insidiosa, tanto da creare dei punti di passaggio obbligatorio, chiamati cancelli veterinari, dove alcuni medici controllano lo stato di salute di cavallo e cavaliere. In caso di affaticamento eccessivo, i due possono essere squalificati o penalizzati per non aver saputo riconoscere i propri limiti. La competizione è nel sangue di un atleta, ma deve sempre essere regolata dalla razionalità per preservare i propri amici animali da spiacevoli inconvenienti.

Rossella Magnani

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui