Quaranta minuti in cui succede di tutto: ecco cos'è il derby Gazzada-Campus. Come da copione una partita senza possibilità di pronostico, 10 giocatori in campo e 10 in panchina che una volta chiamati in causa fanno esattamente la stessa cosa che hanno fatto i compagni usciti, ed in gran parte dei casi si può riassumere tutto con un'unica parola: confusione.

Se volessimo provare a suddividere la partita in momenti potremmo trovare una prima parte molto equilibrata, con le due squadre un po' imprecise al tiro, ma reattive, anche se con troppa voglia di fare; una seconda fase in cui capitan Bernasconi sale in cattedra e porta gli ospiti in vantaggio con una serie di triple, lasciando dall'altra parte, Del Torchio e compagni a litigare col canestro; un terzo periodo in cui Gazzada si risveglia dal solito blackout e recupera lo svantaggio, grazie ad un gioco di squadra molto più concreto su entrambi i lati del campo; ed infine un inaspettata coppia arbitrale che sentendosi trascurata decide di condizionare la partita con una serie di fischi infelici. 

Vi starete chiedendo se tutto ciò è successo nella stessa partita, vero? Ebbene sì, in 40 minuti di gioco non ci siamo fatti mancare proprio niente, l'unica cosa non vera è il risultato, perchè il 75-61 su cui s'è chiuso l'incontro non rende merito ai ragazzi del Campus, che hanno lottato alla pari per ben 35 minuti con i veterani di Gazzada; vittoria meritata per Laudi e compagni, che indipendentemente dagli arbitri, hanno messo in campo un quarto periodo da applausi, ma il risultato è troppo penalizzante per quello che comunque abbiamo visto nell'insieme della partita. 

Ha vinto Gazzada o ha perso il Campus? Gli arbitri hanno davvero condizionato la partita? Se non avessero iniziato quella carambola di fischi senza senso avremmo visto un altro finale? Tutte domande che resteranno senza risposta, ognuno ha la sua opinione, vincitori e vinti, e noi non abbiamo la minima intenzione di scatenare polemiche inutili cercando delle risposte; ciò che resta è il risultato, che lancia Gazzada a quota 14 e lascia il Campus fermo a quota 8. 

Questo fine settimana i ragazzi di Gazzada andranno a giocare a Desio, mentre il Campus ospiterà i milanesi dell'Urania; due partite toste, contro due squadre d'alta classifica, ma è proprio in questi casi che sia i gialloblu che i biancoblu danno il meglio; a questo punto è ora di voltare pagina, chiudere il capitolo derby, e dare il massimo per provare a strappare due importantissimi punti contro due corazzate. Il cammino è ancora lungo ed entrambe le squadre possono ancora raccogliere diverse soddisfazioni, se poi queste, basteranno o no per uscire dalla zona playout, per ora non possiamo saperlo, possiamo solo aiutarli ad autoconvincersi che hanno tutte le carte in regola per farlo: il loro destino passa unicamente dalle loro mani, e dai loro canestri.

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