Un tiro sulla sirena condanna la 7 Laghi alla seconda sconfitta nello scontro diretto con il fanalino di coda Brescia; 62-64 è il finale di una partita, decisa in negativo, dal solito momento di nebbia dei ragazzi di Legramandi, che, avanti all'intervallo lungo per 33-21, si fanno rimontare e addirittura superare all'inizio del terzo quarto con un parziale di 18-3 a favore dei bresciani. A quel punto partita riaperta e molto più equilibrata, fino alla bomba di Giannone per i 62 pari a pochi secondi dal termine; si va ai supplementari? Ne sono tutti ormai convinti, ma non Olivieri, che con un canestro da sotto, porta gli ospiti a quota 64 e manda tutti sotto la doccia. Brescia raggiunge così, Campus e Bergamo a quota 8, mentre Gazzada, resta ferma a 14, rimandando alle prossime due settimane la “pratica salvezza” con Bernareggio e Meda: la prima in trasferta, la seconda in casa. 

Due partite da vincere assolutamente, due scontri diretti fondamentali per non farsi raggiungere in classifica; ma facciamo un passo alla volta ed iniziamo a pensare ai ragazzi dell'Officina della Casa 1946 Bernareggio: Laudi e compagni vantano un +5, frutto del 71-66 della partita giocata al palazzetto di Via Matteotti; un piccolo, ma importante vantaggio che sarebbe bene conservare o ancora meglio, raddoppiare. Quella di domenica è una partita che Gazzada può vincere senza grandi problemi, basterebbe solo, una volta raggiunto un buon vantaggio, evitare come sempre, che gli avversari rientrino, dando invece, il definitivo colpo di grazia: l'esperienza dei ragazzi di Legramandi, dovrebbe aiutarli a mantenere l'intensità e la lucidità anche nei momenti più difficili, ora non ci sono più alternative, bisogna mettere in campo tutte le qualità di questa squadra per tutti e due i tempi, perchè le partite diventano sempre meno, così come i match ball salvezza.

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