Prosegue la cavalcata perfetta della Cimberio, che trova l’ottava vittoria del campionato battendo con il risultato di 85-84 la diretta inseguitrice Sassari e consolidando il primato solitario, dando vita alla prima fuga stagionale.
Alla presenza del pubblico delle grandi occasioni, con un PalaWhirlpool che ha mostrato la sua faccia migliore, la banda di coach Vitucci ha disputato la gara più difficile, ma più esaltante, con un rendimento che ha rasentato la perfezione, almeno nei primi tre quarti, in entrambi i lati del campo, trovando nelle seconde linee, Rush e Talts, una vera e propria risorsa. Con loro lode ai soliti Ere, Polonara, Banks e Dunston, inesorabili come questa Cimberio dei sogni.
Partita fin da subito in equilibrio, con le due squadre che giocano punto su punto grazie a Ere e Banks, da una parte, e Thornton e Ignerski dall’altra. Dunston si sblocca a due minuti dalla fine firmando il momentaneo 17-16, così come Polonara, entrato al posto di Sakota, che firma la tripla che manda tutti alla prima pausa sul 22-18 in favore della capolista.
È ancora il capitano Ere ad inaugurare la seconda frazione di gioco con una bomba da 3 che vale il 25-18 e tredicesimo punto personale della serata. Si esalta anche De Nicolao con una tripla che innervosisce gli ospiti tanto che il play numero 9 biancorosso subisce un fallaccio da Diliegro che costringe Meo Sacchetti, applauditissimo per il suo trascorso da giocatore a Varese, ad un saggio timeout. La breve pausa, però, giova ad Erik Rush che si presenta ai sardi con la tripla del 33-26, seguito a ruota dai 6 punti di Talts, prezioso più che mai. Dunston e Sakota chiudono il secondo quarto sul risultato di 45-37.
La Cimberio comincia a mille il terzo tempo, presa per mano da un Polonara devastante, che firma in pochi secondi, schiacciata, tripla e alley oop illuminato da Green; ma il PalaWhirlpool esplode dopo 3 minuti, quando Ere ruba palla in difesa, si invola verso il canestro da solo e sale in aria per una schiacciata da urlo, scatenando l’inferno tra gli spalti e le furie di Meo Sacchetti, che si becca un tecnico. La tripla di Vanuzzo chiude il terzo quarto sul 68-55.
L’ultimo atto di gara è inaugurato dal cecchino Rush, che mette a segno la terza tripla della serata; gli ospiti allora reagiscono e cominciano a macinare punti arrivando al -2 (71-69) sfruttando un calo realizzativo dei biancorossi. A 4 minuti dalla fine, arriva il sorpasso sardo con la tripla telecomandata di Ignerski. I padroni di casa non ci stanno e con Mike Green, fino ad ora impalpabile, e Adrian Banks interrompono la maledizione dopo il timeout di Vitucci riportando i loro sul +7 (79-72). I biancoazzurri però ritornano e agguantano l’81-81 a un minuto dal termine. A 15 secondi dalla fine, passano addirittura in vantaggio con la tripla del solito Vanuzzo che fissa il punteggio sull’ 83-84. Il glaciale Green, però, timbra gli ultimi liberi della serata che valgono il punteggio finale di 85-84 e l’ottava meraviglia stagionale; la più bella, la più sofferta, ma anche la più importante.

Cimberio Varese-Banco di Sardegna Sassari: 85-84 (22-18; 45-37; 68-55)
CIMBERIO VARESE: Sakota 5, Banks 16, Rush 9, Talts 6, De Nicolao 5, Green 5, Ambrosini, Balanzoni, Bertoglio, Ere 15, Polonara 12, Dunston 12. Coach: Vitucci.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Devecchi, Thornton 23, Ignerski 19, Diener T. 10, Sacchetti, Diener D. 15, Vanuzzo 8, Pinton, Diliegro, Easley 9. Coach: Sacchetti.

Marco Gandini