Sabato, nella sconfitta di Verona, è balzato all’occhio di tutti, giornalisti e tifosi, l’atteggiamento di Christian Terlizzi. Il difensore del Varese, a pochi minuti dal termine, è andato a fare l’attaccante aggiunto, lasciando Cacciatore al suo posto, a fare il centrale. Questo ha fatto imbufalire il tecnico Rolando Maran e i dirigenti biancorossi. Oggi, però, dopo un paio di giorni di “maretta”, la situazione è già stata risolta, come tiene a spiegare lo stesso Terlizzi, smorzando decisamente, e giustamente, i toni.
“Quello che è successo negli spogliatoi ritengo sia giusto resti li dentro, mentre quello che è accaduto in campo l’avete visto tutti. L’unica cosa che posso fare, pubblicamente, è quella di chiedere scusa ai miei compagni, a tutto lo staff e alla società. E anche ai tifosi”. Queste le dichiarazioni di Christian che dunque spiega come la questione sia già smaltita e sia già alle spalle: “Non c’è nessun caso, nell’arco di due ore abbiamo chiarito e risolto tutto. Io sono sempre stato me stesso, sia quando mi prendo le mie responsabilità nel calciare il rigore della vittoria a Brescia, sia nel finale di gara a Verona”. Tutto superato. “Assolutamente, siamo concentrati sulla Samp e sulla gara che andremo a giocarci sabato che determinerà la nostra griglia playoff“.
Dunque il caso è chiuso, e noi lo riportiamo per giusto dovere di cronaca. E per dar modo a Christian Terlizzi di spiegare le sue ragioni, senza che su di lui piovano solo critiche e magari anche qualche cattiveria.
Il suo comportamento non va giustificato nè applaudito, ci limitiamo a dire che sono semplici intoppi di percorso che non devono minare alla serenità di una squadra che sta per giocarsi almeno tre partite fondamentali. Proprio per questo il Varese non può permettersi di inciampare su tali malumori che vanno a minare l’unità di un gruppo che si è sempre dimostrato solido e determinato verso un unico e comune obiettivo.

Federica Lancini