Quando dico a Cecco Vescovi che qualcuno ha definito la vittoria ottenuta a Casale Monferrato “fondamentale per la salvezza”, il presidente della Pallacanestro Varese mi ammolla un mezzo sorriso.

Carico di amarezza.
“Queste considerazioni fanno capire a tutti quanto sia difficile lavorare un città che, nei confronti del basket, appare esigente fino all'intransigenza. Mi sarebbe piaciuto, al contrario, leggere di una Cimberio che, guarda caso, è distante solo 4 punti dal secondo posto e non 10, sottolineo 10, dall'ultima piazza. Quindi, nessuno stupore nel leggere, di frequente, accuse di “sfascio”. A Varese, l'ho vissuta per tanti da giocatore, è una cosa praticamente normale. Del resto, vale la pena di ricordare che qualcuno circa un mese fa parlava apertamente di semifinali scudetto, mentre sette giorni fa, gli stessi scrivevano: attenzione a cosa succede alle spalle. Insomma: buon senso ed equilibrio non hanno ancora preso residenza fissa dalle nostre parti e con un pizzico di dispiacere devo anche aggiungere che questi comportamenti ci fanno esclamare: Ma chi ce lo fa fare? Ma a chi giova tutto questo sbattimento?”.

E cosa ti rispondi?
“Cerco, anzi, cerchiamo di non pensarci, consapevoli che stiamo portando avanti il nostro lavoro con impegno, onestà intellettuale, rigore morale e tanta, tantissima passione, convinti che la maggior parte dei nostri tifosi e appassionati comprendono perfettamente il senso del nostro operare”.

Cambiamo argomento: qual è il bilancio poco oltre la boa dell'andata?
“Un bilancio complessivamente positivo, ma non del tutto soddisfacente perché la sensazione di aver perso punti d'oro resta e provo a pensare come sarebbe la classifica con 4-6 punti in più. Oggi, probabilmente, staremmo parlando di prospettive addirittura clamorose, no?”.

Punti persi dove?
“Sicuramente a Bologna e Cremona, in partite che, anche sotto il profilo psicologico, potevamo virare a nostro vantaggio. Poi, potrei aggiungere Pesaro, altra gara potenzialmente favorevole. Però, questo ormai è latte versato ed io non sono certo il tipo cui piace piangere. Quindi mi limito ad osservare che abbiamo incamerato punti importanti con Milano e, in generale, il parquet di Masnago offre buona resistenza. Ma tutto ciò in ottica playoff, e in un campionato durissimo che ogni domenica offre risultati sorprendenti, potrebbe non bastare. Dunque, chiedo a giocatori e staff tecnico di provarci sempre, su ogni campo e in ogni situazione perché la giornata storta può capitare a chiunque e tu devi essere pronto a cogliere l'attimo, anzi a strapparlo via con forza, se occorre”.

Domenica al PalaWhirlpool arriva l'Acea Roma. Potenzialmente una grande.
“Ci aspetta una delle gare più difficili dell'ultimo periodo, un match complicato e pericoloso contro una squadra che, oltre ad essere riposata, ha cambiato americano e allenatore. Giocheranno con grande energia, ma avranno addosso un'enorme pressione: toccherà a noi azzerare la prima e centuplicare la seconda”.

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