Soddisfatto mister Castori nel dopo partita contro il Cittadella che è valsa la terza vittoria consecutiva e quarto posto in classifica:
“Una delle migliori prestazioni dei miei ragazzi -esordisce il tecnico- perché per vincere qui a Cittadella bisogna fare una grande partita. Avevo paura di un calo di tensione da parte dei ragazzi anche per l’innovativo orario delle 12:30, ma noi abbiamo avuto l’attenzione di non farlo, partendo bene, trovando il vantaggio e legittimando la vittoria con grandi occasioni, dal palo di Martinetti fino a qualche pericolosa conclusione di Ebagua. Queste sono le vittorie che danno continuità e fiducia. Eccellente anche la prova dei difensori che hanno saputo tenere testa alla velocità degli avversari soprattutto con quel tridente là davanti; questo non era facile“.
Prosegue: “Un plauso anche a Kink che deve prendere fiducia e sciogliersi giocando, mentre superlativo Rea, un giocatore ottimo che conosco molto bene; è un valore aggiunto in questo campionato”.

“Sono contento -gli fa eco il forte centrale numero 19 di Pomigliano d’Arco, migliore in campo della formazione biancorossa- perché ero partito male, stando fermo a causa di infortunio, ma pian piano mi sto rifacendo, ripagando la fiducia del mister. Sono felice però soprattutto per la squadra, che sta vivendo un buon momento. Il gol? Mi sono trovato lì e ho semplicemente seguendo l’istinto; è una rete che mi mancava da tanto, e che dedico a mio nonno Pasquale, scomparso recentemente, a mia moglie Denise ed ai miei figli Donato e Riccardo”.
Da qualche partita è cresciuta anche l’intesa tra i difensori: “Stiamo migliorando molto bene, ma pensiamo a lavorare che sabato dovremo affrontare subito un’altra importante partita (contro il Grosseto, ndr)”.

Felice anche Tarmo Kink, titolare oggi ed autore di una buona gara:
“La mia partita migliore è stato contro l’Ascoli, anche se oggi sono felice per la mia prestazione ma, in particolare, per la vittoria della squadra; spero di aver pagato la fiducia del mister. Il Varese è una grande squadra ultimamente è cresciuta, e con essa anche la fiducia nei nostri mezzi”.
Prosegue il processo di ambientamento per l’esterno estone: “Il gioco italiano è molto diverso rispetto alle altre mie esperienze in Inghilterra o in Russia; devo ancora abituarmici, ma qui mi stanno aiutando tutti, da Milanese al mister e partita dopo partita riuscirò ad esprimere il mio valore”.

Marco Gandini