La delusione è chiara. E Roberto Fici, amministratore delegato della Caronnese Calcio, non la nasconde proprio. Arrivati a fine campionato è tempo di bilanci e quello della prima squadra non soddisfa gli obiettivi di inizio stagione. Tempo di bilanci, ma anche di analisi per capire cosa non ha funzionato.
Svanito il sogno del salto nel professionismo, la Caronnese non ha raggiunto il traguardo dei play off. Di grande auspicio, invece, l’annata del settore giovanile, dove è stato fatto “un ottimo lavoro”. Tra delusione, ottimismo e determinazione, Roberto Fici racconta la stagione della Caronnese, con un occhio già acceso e proiettato al futuro. Perché il desiderio di essere ai vertici sarà sempre nel dna di questa società.
Caronnese fuori anche dai play off. Come giudica la stagione della prima squadra?
“Molto deludente, gli obiettivi erano altri. Arrivare nei play off era il minimo, poi volevamo anche cercare di vincere questo campionato. Non è andata così. Fino a dicembre siamo stati in corsa, poi ha iniziato ad andare tutto per il verso sbagliato. E i primi ad essere delusi siamo noi dirigenti. E’ inutile nascondersi. Se è stato sbagliato qualcosa, abbiamo sbagliato tutti”.
L’obiettivo è stato mancato. Come si esce da questo momento?
“Dobbiamo solo pensare a ripartire. A fine campionato faremo un’attenta analisi dell’annata per capire cosa non ha funzionato. Non bisogna buttare nulla di quello che è stato fatto”.
Cosa pensate che non abbia funzionato?
“Non siamo mai riusciti a far giocare per due o tre domeniche la stessa squadra. Questa è di sicuro la causa principale, non abbiamo avuto la possibilità di consolidare un gioco di squadra. E poi una marea di episodi ci hanno penalizzato…abbiamo avuto tanta sfortuna. Ma il calcio è così, non c’è niente di matematico e può succedere di tutto”
Quali cambiamenti avete in mente per la prossima stagione?
“Qualche cambiamento ci sarà sicuramente. Quando le cose non funzionano, bisogna cambiare. E a fine stagione tutti siamo in discussione. Si fa un’analisi, senza assillo del risultato, si individuano gli errori e si riparte. Ora non so, di preciso, quali potranno essere i cambiamenti. Ognuno dovrà dire la sua e tirare le conclusioni. Non si può certe lasciare tutto così”.
Ha letto tanta delusione sui volti dei giocatori?
“Si, certo. Qualche domenica fa ci credevano ancora, almeno nei play off. Si sono impegnati al massimo e nessuno si è mai tirato indietro. La delusione è logico che ci sia. E anche tanta”.
A livello tecnico cosa succederà? Nuovi acquisti?
“Sono anche i giocatori che decidono se rimanere o se vogliono cambiare aria per fare nuove esperienze. Tranne quelli che hanno un tesseramento definitivo, gli altri possono andare. I “nostri” tesserati sono circa 10-12 elementi della squadra ma
anche tra questi se uno chiede di andare via non possiamo certo trattenerlo. Sta nel gioco delle cose, anche se dispiace. Poi, ovvio, che la società si guarda sempre in giro, per cercare leve e talenti”.
Cosa pensa invece dell’annata del settore giovanile?
“Credo che abbia fatto un’ottima stagione, la strada è quella giusta. E’ il settore dove andremo a lavorare di più l’anno prossimo. Già quest’anno è stato fatto un ottimo lavoro grazie anche allo staff tecnico e organizzativo. I risultati sono soddisfacenti”.
Dove può arrivare la Caronnese?
“Essere in questa categoria e mantenerci nella posizione di vertice è già una soddisfazione. Non ci sono molte altre squadre a questi livelli, se ci si guarda intorno nella nostra Provincia. Siamo rimasti l’unica società nel Varesotto”.
Ha parlato con il presidente Reina?
“Non ci siamo ancora sentiti, faremo un Consiglio e tireremo le somme anche con lui. Ma gli obiettivi saranno sempre quelli: cercare di vincere e essere ai vertici della categoria”.

Ilenia Moracci