Intervista al difensore biancorosso in vista della sfida a Cittadella.

Umile, serio, determinato. Tre aggettivi che descrivono alla perfezione Fabrizio Cacciatore, difensore, ma non solo, del Varese. Cacciatore è una delle colonne della formazione biancorossa che in questa stagione ha collezionato 27 presenze e 2 reti e che, grazie alle qualità umane citate, rappresenta uno dei segreti di mister Maran. Uno così, anche per la sua lunga, variegata e prestigiosa esperienza è sempre meglio averlo: sia in spogliatoio sia in campo.

Fabrizio, l’analisi sul momento vissuto dal Varese non può che partire dall’ultima prestazione casalinga contro il Grosseto…
“Una sconfitta che, per diverse ragioni, brucia tantissimo. Fa male perché era inaspettata, perché purtroppo conferma una certa sofferenza a Masnago. I tre gol segnati dagli avversari, fortunosi a dir poco, ci hanno punito ben oltre i nostri demeriti. Indubbiamente l’arbitro si è inventato un paio di situazioni assolutamente penalizzanti nei nostri confronti”.
Continua dunque il mezzo tabù di Masnago che vi costringe a continuare il vostro ruolino positivo lontano dal Franco Ossola. Ti sei mai chiesto il perché di questo rendimento oggettivamente anomalo?
“È difficile dare una spiegazione. Di sicuro il nostro modo di giocare, sempre a viso aperto, sempre alla ricerca dei tre punti, espone a qualche rischio, soprattutto in casa perché a Masnago arrivano squadre che, conoscendo la nostra forza, scendono in campo con schieramenti decisamente prudenti. Ovviamente questo stato di cose si ribalta fuori casa quando tocca agli avversari costruire gioco, essere più intraprendenti e, in definitiva, mostrare le loro qualità. Non a caso quasi tutte le nostre avversarie quando hanno voluto sfidarci sul piano del gioco hanno inevitabilmente pagato”.
Adesso, però, il campionato entra nella sua fase caldissima e da qui in avanti non saranno più ammessi errori…
“Esatto: tutto si deciderà a partire dalla gara interna contro la Nocerina, che non possiamo sbagliare, e soprattutto proseguirà con gli scontri diretti contro Brescia, Verona e Sampdoria. Partite di grandissimo spessore morale e tecnico nelle quali noi e i nostri avversari ci giocheremo il futuro. Avversari che, lo sappiamo, ne siamo perfettamente consapevoli, sono mediaticamente più appetibili. Sarà una sorta di affascinante e terribile roulette russa che sul campo lascerà pochi vincitori, ma il Varese ci sarà perché la nostra voglia di playoff è enorme e dietro a noi c’è tutta la città che dopo la delusione patita dodici mesi fa, adesso vuole solo fare festa”.

Massimo Turconi