Se potesse comincerebbe domani. Stefano Bettinelli è voglioso di iniziare un’avventura tutta nuova. Il suo ottavo anno in biancorosso lo trascorrerà sulla panchina della Primavera che gli è stata affidata al posto di Paolo Tomasoni.
Con questa scelta la società ha dimostrato molta fiducia nei suoi confronti…
“Sono davvero felice e voglio ringraziare il Varese per avermi dato uno dei compiti più difficili: quello di far crescere i nostri giovani per inserirli in prima squadra. Sono onorato perché Varese per me non è solo lavoro, ma parte integrante della mia vita. Ho dedicato tanto tempo a questa squadra e la sento come una cosa mia”.
Compito arduo confermare i risultati delle ultime due stagioni in cui la squadra è arrivata alle Fasi Finali…
“Negli ultimi anni è stato svolto un buonissimo lavoro, ma guardo avanti e non indietro. L’obbiettivo attuale è di creare uno stretto rapporto tra Primavera e prima squadra. Vogliamo fare un lavoro meticoloso e in simbiosi con la formazione di Castori. Ci alleneremo a stretto contatto per fare in modo che i giovani assorbano le stesse tattiche e metodiche di allenamento per favorire il passaggio nel calcio dei grandi”.
Perché è stato preferito a Tomasoni?
“Sinceramente non mi va di parlare di scelte che riguardano la società. Credo comunque sia dipeso dalla mia conoscenza delle dinamiche sia del calcio giovanile, in cui ho allenato per tre anni, e adulto, in cui ho collaborato per quattro stagioni. Ho tanta voglia di trasmettere ai giovani il bagaglio che acquisito in questi anni di duro lavoro”.
Qual è il piano di lavoro?
“Per la prossima settimana è fissata una riunione in cui definiremo lo staff. Fisseremo il raduno orientativamente per il 25 luglio, c’è tanto lavoro da fare e dipendesse da me comincerei domani”.

Elisa Cascioli