Mario Belluzzo (nella foto a lato), da allenatore a coordinatore. Punto di riferimento dei giovani giocatori del Varese. Da quest’anno è il braccio destro di Giorgio Scapini, responsabile del settore giovanile.
La Primavera è reduce da due sconfitte, buono il cammino della Berretti anche se ha perso l’ultima gara. Qual è il tuo bilancio?
“È un po’ presto per fare bilanci. Siamo solo all’inizio, si sono disputate poche partite, a seconda delle categorie. Partendo dalla Primavera, ho assistito alla sfida a Verona con il Chievo in cui ha disputato una buonissima partita ed è stata purtroppo sfortunata. Purtroppo ci sono estati degli errori sia del portiere che in attacco che hanno condizionato il risultato. Anche la partita si sabato è stata condizionata dagli errori. La Berretti sta facendo molto bene e non a caso è ai primi posti della classifica”.
Gli Allievi Nazionali classe 1996 stanno invece facendo molta fatica…
“Sì è vero, ma il loro è il campionato più difficile. A livello nazionale ci sono grandi formazioni che hanno sicuramente più risorse di noi. Sono più attrezzate e qualitativamente hanno un livello più alto. In ogni caso non dobbiamo perdere di vista l’obbiettivo che è quello di far crescere i nostri giovani e di trovare un futuro De Luca”.
Oltre a De Luca, che ha anche trovato il primo gol in Serie A nell’ultimo turno, il Varese ha “sfornato” giocatori come Pisano e Lazaar.
“Questo testimonia il buon lavoro del nostro settore giovanile. Dobbiamo continuare su questa strada cercando di migliorarci sempre”.
C’è in questo momento qualche giovane che promette bene?
“Assolutamente sì. A mio avviso abbiamo quattro o cinque giocatori che possono ambire a diventare dei professionisti, naturalmente questa è una cosa che non si può dire in questo momento perché sono più piccoli oppure, come i giovanissimi, sono ancora a quattro o cinque anni dalla soglia che conta. In Primavera invece, che è la formazione più vicina alla prima squadra, ci sono tre o quattro elementi interessanti che magari adesso stanno facendo un po’ fatica, ma è solo una fatica di risultato, non di prestazione.
Cosa dire sulle altre formazioni?
“Anche gli Allievi classe 1997 stanno affrontando un campionato con un alto livello di difficoltà. Vanno un po’ meglio invece le due formazioni dei Giovanissimi”.
Cosa ti aspetti dal prossimo turno?
“Sono altre partite difficili e delicate, ma meglio così almeno i ragazzi si mettono alla prova. Speriamo portino a casa qualche risultato positivo, non tanto per noi, ma proprio per i ragazzi stessi che ci tengono tanto e vorrebbero vincerle tutte”.

Elisa Cascioli