E Casorate, alla fine, manda una mail di ringraziamento ai “Cislakers” di Cislago e resta sola…
Il quinto turno del girone B della serie C2 regala la prima grande sorpresa della stagione mandando in prima pagina la formazione allenata da coach Sassi che, con eccellente prestazione corale sui due lati del campo – in attacco 4 uomini in doppia cifra, in difesa soli 66 punti ai temuti neroverdi -, firma l’impresa di giornata infliggendo il primo stop all’ex capolista Nerviano. Per effetto di questa battuta d’arresto Casorate, che sull’asse anglo-slavo Kakad-Susniar (18 + 18), espugna il campo di Valceresio, si ritrova beata e solitaria in testa alla classifica.
“Il risultato di Cislago è certamente quello più “rumoroso”, ma – commenta Federico Pezzotta, coach di Daverio -, di rilievo è anche lo stop casalingo di Cerro Maggior (61-67 contro Opera) ed il bis di un Cornaredo in crescita. Per il resto, mi sembra ci siano stati risultati nella norma”.
Il vostro derby contro Bosto era uno dei match più attesi…
“Dovevamo vincere per scacciare la “scimmia” dalla spalla e alleggerire la pressione messa in circolo da un avvio certamente inferiore alle aspettative durante il quale abbiamo inanellato un paio di sconfitte, contro Gallarate e Valceresio, ampiamente evitabili. Noi, però, è cosa risaputa, vorremmo essere tra protagonisti del torneo con un obiettivo dichiarato a più riprese: l’ingresso nei playoff. Ora, considerate Casorate e Nerviano di un altro livello, penso che la mia squadra abbia i numeri per giocarsi le due poltrone rimanenti insieme a Pavia, Cassano Magnago, Boffalora, Valceresio, team che in questo scorcio di stagione hanno messo in mostra attitudini da squadre di prima fascia”.
Quali gli aspetti sui quali dovrete migliorare per cercare di piantare i chiodi tra le “top-four”?
“Certamente la continuità di gioco che, in questo momento, rappresenta il nostro punto debole. Abbiamo già dimostrato di poter competere alla pari contro chiunque e, per esempio, contro la capolista Casorate siamo stati in vantaggio fino al 32′, ma oggettivamente ci manca quel pizzico di “qualcosa” – concentrazione, attenzione, durezza mentale – necessario per “tenere” e vincere le partite. Ma, consapevoli degli errori commessi – conclude fiducioso il tecnico di Daverio -, pensiamo di aver rimesso la squadra sulla rotta giusta per arrivare in fondo”.

Massimo Turconi
(in foto Omar Besana, Daverio)