La crisi economica del Bel Paese, ovviamente, investe anche il mondo del ciclismo. Da pochi mesi la Società Ciclistica Carnaghese ha un nuovo Presidente: Adriano Zanzi.
In virtù di questa carica, Zanzi (nella foto, a sinistra) deve far quadrare i conti della sua società che, da sempre, organizza due gare internazionali prestigiose come Gran Premio Internazionale dell’Arno per i giovani e il Gran Premio Carnaghese per i professionisti. Ma non è facile di questi tempi, come spiega lo stesso Presidente: “La situazione economica italiana la conosciamo tutti quindi noi dirigenti che operiamo come volontari nell’attività organizzativa dobbiamo prendere le giuste misure per fare quadrare i conti e non sperperare”.
Per assurdo è più facile organizzare la competizione per professionisti che quella per i ragazzi giovani, di diciotto anni: “La gara per i professionisti si svolgerà sul collaudato Circuito del Seprio, la partecipazione dovrà fare i conti con i tanti impegni delle squadre in quel periodo, nel mese di agosto, ma abbiamo già ricevuto numerose adesioni ed anche quest’anno regaleremo agli sportivi il consueto spettacolo”. La gara per i ragazzi deve invece fare i conti con i diversi calendari gare: regionale, nazionale ed internazionale: ”Il Gran Premio dell’Arno si svolge da sedici anni ed è divenuto una classica per il ciclismo giovanile Juniores. Le società ciclistiche hanno più volte apprezzato il nostro operato e ci tengono a partecipare a questo evento che quest’anno si svolgerà a Solbiate Arno il 3 giugno”.
Ma? “Non è proprio così. Le formazioni straniere da tempo hanno la loro adesione, le squadre italiane però hanno trovato alcuni ostacoli. Iniziante la Regione Lombardia aveva posto in calendario per quel giorno il Campionato Regionale, poi anticipato al 2 giugno, una programmazione a dire poco assurda. Ora c’è stata la sorpresa del Veneto che il 3 giugno farà svolgere il Campionato Regionale ed ha fatto sapere alle società che se non parteciperanno i loro corridori non saranno convocati per la prova tricolore. Queste situazioni ci fanno supporre che l’impegno degli organizzatori come noi che propongono manifestazioni internazionali non sia tutelato da parte di chi tira le fila tecniche nazionali. Come organizzatori puntiamo ad avere in gara atleti di qualità al pari del rango della manifestazione e con questi comportamenti non siamo certo incentivati a continuare nel nostro sforzo organizzativo. Se poi penso al prossimo anno quando la gara di Solbiate Arno si svolgerà presumibilmente il 2 giugno non vedo come si possa trovare una via di dialogo con questi interlocutori”.

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