Da qualche settimana è diventato “figlio adottivo” di Varese, Felix Becker vive sulla collina di Biumo e tutti i giorni si cura dello sviluppo fisico, tecnico, tattico dei giovani sciabolatori della Ginnastica Varesina, nelle sale d'armi dedicate a Martino Ghezzi. Sotto la chioma riccia uno sguardo acuto che la dice lunga sul carattere di questo tedesco nato quando la Germania come la conosciamo oggi non esisteva. Giusto nell'anno in cui i primi colpi di piccone facevano giustizia di quello scempio storico che fu il muro di Berlino, Becker cominciava ad inanellare il primo successo di una lunga carriera che lo ha portato alla conquista del Campionato del mondo ad Atene (correva il 1994) un successo al quale si sono aggiunti due argenti e due bronzi, oltre alle numerose partecipazioni olimpiche.

Com'è stato il primo impatto a Varese?
La città mi piace molto, si adatta pienamente al mio stile di vita: è raccolta e tutto è a portata di mano, Varese è veramente a misura d'uomo.

E la gente?

Al primo impatto sembrano tutti molto riservati e discreti ma non appena si approfondisce il rapporto, le persone di qui si rivelano molto disponibili e cordiali, a cominciare dai dirigenti della Varesina che hanno fatto di tutto per mettermi subito a mio agio.

Parlaci dei tuoi primi passi sulla pedana…

Mi sono avvicinato alla scherma a otto anni, prima il fioretto e poi la sciabola: una passione che ha poi accompagnato tutta la mia vita. Credo che la sciabola sia l'espressione più affascinate della scherma, la rappresenta al meglio, con la sua dinamicità e forza che la distingue dalle altre discipline.

Cosa ti ha portato a scegliere Varese e la Varesina?

Ho sempre sentito parlare molto bene della Società da parte dei tanti amici italiani, Tarantino su tutti, e mi interessava  un'esperienza in Italia. Mi onora poi il fatto di essere il primo maestro d'armi tedesco venuto a lavorare in questo paese.

Che tipo di allenatore sei?

Io amo e insegno la sciabola classica e tradizionale, dedico molto tempo alla tecnica ma ritengo importantissima anche la preparazione atletica.

Quali sono le tue aspettative?

Ho trovato un gruppo di giovani atleti molto interessanti e con grandi margini di crescita. Hanno subito dimostrato grande disponibilità e voglia di imparare. Sono molto fiducioso, e se continueranno ad applicarsi con impegno, migliorando concentrazione e determinazione potranno togliersi grandi soddisfazioni.

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