Janar Talts ha scelto il modo più semplice
per presentarsi ai suoi nuovi tifosi.
Con una sonante vittoria, forse la più
bella per gioco espresso senza dimenticare
il colpaccio contro Siena, all'interno
della quale ha sfoderato una prestazione
di tutto rispetto: 7 punti, 2 su 4 da 2, 1 su
1 da 3, 8 rimbalzi e 2 stoppate. Insomma,
il compagno di nazionale di Kangur ha
già mostrato di poter essere una interessante
aggiunta per questo finale di campionato…
e per l'anno prossimo vista
l'opzione che la Pallacanestro Varese
vanta nei suoi confronti per la stagione
2011/12. Dopo i primi “fatti” in maglia
biancorossa, per il lungo che ha compiuto
gli anni giovedì (28, ndr) è tempo
anche di prime parole da varesino.
Janar, cosa conosci della pallacanestro
italiana?
“Due anni fa ho già giocato contro la
Virtus Bologna nell'Eurochallenge –
esordisce l'estone – So che quella italiana
è una lega molto forte e Kangur mi ha
parlato molto e bene del vostro campionato.
So che qui è possibile vincere contro
chiunque così come perdere e questo
grande equilibrio di valori rende la Serie
A molto interessante e stimolante”.
Contro Caserta ti abbiamo visto spaziare
da sotto i tabelloni a partenze in
palleggio da fuori. Qual è il ruolo che
preferisci?
“Nell'arco della mia carriera ho giocato
anche da ala, soprattutto da giovane –
afferma Talts – Se devo scegliere, posso
dire che preferisco giocare come ala
forte, ma posso tranquillamente giostrare
anche come centro”.
La parte più difficile poteva essere
quella di integrarsi coi tuoi compagni,
ma abbiamo visto già un discreto
affiatamento.
“Sì e io spero di adattarmi perfettamente
alla squadra – conferma il lungo varesino
– Mi reputo un giocatore di sistema e
sono contento solo quando la mia squadra
vince. Con questa Varese spero di
riuscire a centrare l'obiettivo playoff e,
poi, fare più strada possibile insieme ai
miei nuovi compagni”.
Quanto ha pesato il fatto di conoscere
Kangur nella tua decisione di firmare
per la Cimberio?
“Tanto dato che per me è stato molto
semplice scegliere Varese – risponde Talts
– Sapevo tutto di questa squadra e di questa
società perchè Kangur me ne ha
parlato a lungo e solo in termini positivi.
Perciò, ribadisco, la mia è stata
una decisione estremamente facile”.
Col tuo arrivo, possiamo scherzare
affermando che questa Cimberio
potrebbe prender parte alla Lega
Baltica! Il vento del nord può aiutarti
ad inserirti meglio?
“Non so, però ritengo che il linguaggio
della pallacanestro sia universale –
afferma Janar – Di certo noi estoni
siamo molto vicini alla Finlandia e
siamo confinanti con la Lituania.
Questa vicinanza fa in modo che vi sia
qualcosa di simile nella conoscenza
del basket che può aiutare a capirsi
prima e meglio!”.
Accettando la chiamata di Varese e
rifiutando le sirene greche hai deciso
di giocarti il posto ogni volta dato che
nella Cimberio ci sono cinque comunitari
per soli quattro posti.
“Optando per la Pallacanestro Varese
ero ben consapevole di ciò che avrei
affrontato – analizza calmo Talts – Sarei
bugiardo se dicessi di non sentire questa
pressione, ma coach Recalcati mi ha
invitato qui nella sua squadra e tutto il
resto non mi interessa. Sono a Varese e
voglio far bene per questa maglia e questa
società indipendentemente dal doversi giocare
il posto ogni domenica”.

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