I giocatori, persino i più bravi, persino i più famosi, prima o poi passano; le belle persone, quelle, meno male, restano. Luca Garri, ala pivot della Cimberio Varese, appartiene alla prima categoria, ma entra di diritto nella seconda.
Ragazzo di grande intelligenza e qualità morali, ha riscosso apprezzamento in ogni piazza in cui ha giocato e vissuto al punto che la scorsa estate la coppia Vescovi-Recalcati non ha esitato un secondo nel portarlo in città. Intervistare, chiacchierare del più e del meno, conoscere meglio il lungo di origine piemontese è stata un'interessante conferma: Luca è un ragazzo profondo, con valori, belle idee e notevole spessore umano.
Tuttavia, prima di esplorare questi aspetti, è doveroso soffermarsi sullo specifico tecnico di una Cimberio che, pimpante, ha creato più di un imbarazzo ai campioni d'Italia di Siena.
Luca, da uno a dieci, quanto vale il rammarico della sconfitta contro la MPS?
“Direi un 8 pieno perché andare a Siena, giocarsela alla pari, avere a disposizione a quindici secondi dalla fine la palla del possibile pareggio e poi perdere in modo rocambolesco è molto fastidioso. Però, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e riflettere sul fatto che, dopo il pessimo approccio mostrato nel match contro la Virtus Bologna, abbiamo reagito alla grande, dimostrando che questa Varese è una squadra con tante qualità tecniche e caratteriali”.
In tanti si stupiscono di vedere una Cimberio dalla classifica così interessante. Come spieghi lo stupore generale? Sottovalutazione, scarsa considerazione, preconcetti difficili da cancellare o cos'altro?
“Ritengo che l'interpretazione del nostro cammino sia molto soggettiva. Forse, leggendo i nomi del roster, molti addetti ai lavori ci hanno snobbato. Forse altre squadre godono di un maggiore appeal a prescindere. A noi però questi pensieri non interessano. Sappiamo di essere una squadra buona, allenata bene, che può raggiungere gli obiettivi prefissati. Detto questo, credo che molti avrebbero firmato ad occhi chiusi per una partenza da 4 vittorie su 7. Chiaro segnale che siamo sulla strada giusta”.
Strada, la “Serenissima”, che sabato scodellerà a Masnago la lanciatissima Reyer Venezia.
“Hai detto bene: lanciatissima. Formazione molto pericolosa, dotata di un enorme potenziale offensivo perchè giocatori come Timmy Bowers, mio ex compagno a Caserta, ottimo atleta e splendida persona, Clark, Fantoni, Young, Szewczyk, Bryan, Slay possono costruire un canestro in qualsiasi momento e contro qualunque situazione tattica. Quindi, contro un'Umana talentuosa e in gas dovremo giocare una partita difensivamente perfetta perchè, è vero che Varese è una delle migliori squadre nel tiro da 3 punti (38.9%, seconda dietro a Cantù che tira con 39.9% ndr), ma è altrettanto vero che, se siamo dove siamo in classifica, è solo grazie al cambio di passo messo in mostra in difesa da qualche settimana. Quindi: la ricetta per battere Venezia è una sola: giocare con gli stessi occhi e la stessa energia profuse sul parquet di Siena e dare tutto quello che abbiamo in difesa. Il resto verrà da sè”.

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