26 giorni senza calcio (giocato). Ora 30 con 6 gare in calendario. Il tema di apertura del 2020 è il cambio di passo dopo il lungo (forzato) winter break imposto da festività e sciopero prenatalizio. La Pro Patria tornerà in campo sabato 11 allo “Speroni” con l’AlbinoLeffe (ore 15 grazie ad istanza di anticipo accettata dalla Lega), prima di affrontare Pergolettese, Monza (recupero della 20^ mercoledì 22 alle 20.45), Juventus U23, Siena e Pianese. Tutto da qui al 9 febbraio. Cioè (appunto), in 30 giorni effettivi. Sei gare nodali che diventano 10 in 51 giorni se allarghiamo l’orizzonte al primo marzo. Insomma, posto che il discorso vale anche per le avversarie, non certo robetta per la truppa di Javorcic che ha ripreso gli allenamenti ieri nel pomeriggio con la prima sessione annuale.

Sul tavolo tecnico e atletico dello spalatino, l’obiettivo rosa al completo con le pratiche Brignoli, Molnar e Spizzichino da evadere a breve (le noie muscolari della mezzala ex Inter l’argomento più delicato). Curiosamente, in questa stagione l’organico biancoblu non è mai stato interamente a disposizione. L’ultimo minimo (fuori il solo Defendi) toccato il 19 ottobre con la Pro Vercelli. Da lì in avanti (squalifiche comprese), assenze mai inferiori a 2 unità. Con il record di 6 (Boffelli, Lombardoni, Brignoli, Cottarelli, Ghioldi e Spizzichino) out con il Renate. Per la cronaca, i più assidui frequentatori dell’infermeria (a vario titolo) sono stati Brignoli, Cottarelli e Mangano. Tutti con 7 turni saltati.

Intanto, oggi si apre anche la finestra invernale di mercato (in chiusura venerdì 31 gennaio). Salvo sorprese (ad oggi da escludere), in via Cà Bianca non succederà nulla. Alla Pro Patria si usa così.

Giovanni Castiglioni