Siamo stati a trovare Paolo Grossi, ex Varese Calcio che ora ha una nuova vita. “Ho aperto un ristorante a Milano e sono contento di questo progetto, mi ritengo una persona fortunata.Ovviamente gli impegni rispetto alla vita del calciatore sono cambiati così come le responsabilità”.
Anche se, non ha appeso le scarpe al chiodo e infatti continua a giocare con l’Accademia Pavese, squadra di Eccellenza: “Mi diverto molto anche se faccio un po’ fatica a livello fisico”.
Ricordando la stagione 2005-2006, quando era nato il nuovo Varese, come ti avevano convinto a venire?
Ero felicissimo perché giocavo in Serie D ed avere l’opportunità di arrivare in Lega Pro era un sogno. E’ stata una trattativa veloce“.
Che cosa ha rappresentato per te il Varese?
È stato il mio trampolino di lancio nel calcio professionistico e mi ha introdotto in questa vita. Ho dei bellissimi ricordi. Dopo il Varese e l’AlbinoLeffe sono andato al Siena, in serie A. Qui ho esaudito il sogno di ogni bambino, è stato stupendo. Ho trascorso una stagione anche con il Lanciano dove sono arrivate tante belle soddisfazioni, avevamo fatto un gran bel campionato con un gran allenatore, D’Aversa“.
Tra ricordi del passato ci ha anche parlato di diversi aneddoti come quello con mister Sannino,che si sa che in campo ha un atteggiamento colorito: “In allenamento una volta continuava ad urlarmi nell’orecchio e non capivo cosa volesse e ad un certo punto lo avevo mandato a quel paese e mi aveva spedito negli spogliatoi. Dopo l’allenamento gli altri ragazzi avevano creato una specie di sketch alla ‘Maria De Filippi’ e tra una risata e l’altra abbiamo fatto pace.”
Segui ancora le sorti del Varese?Con i social ormai riesco a seguire tutto e gli auguro di tornare nella categoria che gli spetta”.
Come ti è venuto in mente di aprire il ristorante? “Ho smesso di giocare un po’ prima rispetto alla media e quando decidi di smettere è una decisione che maturi con il tempo. Durante questo periodo ho aperto un locale con i miei amici, mi sono informato e interessato e 6-7 mesi dopo aver smesso col calcio abbiamo aperto. È un mondo nuovo, mi piace, ho molti impegni ma sono felice e non mi sono mai pentito della mia scelta. Vi aspetto tutta a Milano alla Braceria la Peppa”.

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Michele Marocco & Mavillo Gheller
Testo Roberta Sgarriglia