Diminuisce il numero di contagiati, cala relativamente il numero di morti. Anche questa settimana siamo tornati (virtualmente) nella zona che il Coronavirus ha letteralmente messo in ginocchio. Oggi siamo nel Bresciano e l’ex Varese Daniele Capelloni ci apre la porta di casa sua.

“Qui a Gambara, dove viviamo noi, ci sono 25 contagiati. La Bassa Bresciana si è trovata a vivere uno dei momenti più difficili della storia, ma questo posto si risolleverà perché è pieno di gente volenterosa che non molla mai. Da oramai settimane è un continuo via vai di ambulanze e purtroppo anche di morti. La cosa più tragica è che si tratta di persone che conosci, che sai dove abitano e chi sono i loro parenti. Qualche giorno fa ho pianto la scomparsa di Egidio Fara, un uomo di calcio molto noto in provincia e importante nella mia vita. È tutto molto triste e spaventoso”.

Come hanno fatto i suoi ex compagni Gestra Marrazzo, anche il centrocampista ci descrive lo stesso scenario apocalittico: “Non c’è un’anima in giro, siamo tutti chiusi in casa. Ditte e aziende sono chiuse, le strade sono deserte e, da queste parti, non si canta dai balconi, ma si piangono i nostri morti”.

Chiusa anche la sua azienda: “Abbiamo lavorato sino a metà marzo, poi abbiamo cessato la vendita al dettaglio e alla fine anche la produzione. Facciamo solo le cose urgenti, ci pensa mio fratello che abita lì vicino. Io abitando in un altro comune preferisco non spostarmi”.

L’ex biancorosso trascorre le sue giornate con Sara e Andrea, la sua compagna e la sua bimba calciatrice: “Non ci si sveglia più presto, si fa colazione con calma, si pranzo senza fretta di rientrare al lavoro. Al pomeriggio compiti, pisolino e poi qualche tiro a pallone in giardino. Doccia, cena e divano. Le giornate passano così”.

Quanto manca il calcio? “Troppo. Quest’anno sono partito con Marra al Castegnato, poi a dicembre ci siamo divisi e sono andato al Ghedi in Eccellenza (Girone C). Siamo ad un punto dai playoff, ma la classifica è molto corta: tra playoff e playout ci sono solo pochi punti. Secondo me non si riprenderà più e il guaio è che chi è deputato per falro non sa che decisione prendere. È tutto un grande punto interrogativo generale, purtroppo non solo per il calcio ma anche per aziende e lavoratori. Nessuno ci tutela e dovremmo risollevarci da soli”.

andrea-cremonese-225x300Capelloni non è l’unico centrocampista di casa, anche la piccola Andrea gioca a pallone: “Ha iniziato a 5 anni insieme ai maschietti, poi l’anno scorso l’hanno notata durante un torneo ed è entrata a far parte del settore giovanile femminile della Cremonese. Gioca con le pulcine 2011, è molto brava come incontrista. È una grande appassionata e va matta per la Juve”.

La punizione perfetta Daniele l’ha battuta a campionato fermo: qualche giorno fa ha annunciato che diventerà papà. “A settembre la famiglia si allargherà, è in arrivo Alessandro Stefano (Stefano in onore di mio nonno paterno); Sara e Andrea hanno già deciso che sarà juventino – ci confessa da interista – e che farà il portiere, così potremmo esercitarci a calciare punizioni. Alla gioia iniziale è susseguita un po’ di preoccupazione vista la situazione, ma siamo felici e sicuri che andrà tutto bene”.

Infine un messaggio per Varese: “Voglio salutare tutti gli amici biancorossi ai quali sono ancora tanto affezzionato. Quella è una piazza unica e indimenticabile. Spero di rivederli presto!”.

Elisa Cascioli