La vittoria (netta) c’è. Ma il post partita ha poco (o nulla) di trionfalistico. A partire dalla dedica di Ivan Javorcic:”Vogliamo dedicare questa vittoria ad Andrea Stramare (collaboratore della società, ndr), che ha perso la mamma in questi giorni ma oggi era qui con noi. La quadra sa fare delle cose e oggi le ha fatte. Faccio i complimenti alla squadra. Meglio fuori che in casa? È un fatto curioso. Ma non vedo un nesso sul fatto che giochiamo meglio in trasferta. Abbiamo dominato la struttura di gioco. Li abbiamo costretti a non fare bene nonostante le loro certezze”.

Il mediano locale Cristian Agnelli accetta la sconfitta a buon partito: “Bravi loro. Noi ripartivamo dal nostro buon momento. Ma non c’è stata la scintilla. Siamo una squadra ignorante, abbiamo bisogno di giocare ad alto ritmo. È uno schiaffo che ci fa bene e ci riporta alla situazione di qualche mese fa. La mia ammonizione? Non ce la faccio più. Ormai non c’è più colloquio con gli arbitri”.

Per il tecnico cremasco Piacentini la verità sta nel mezzo: “50% merito loro, 50% colpa nostra. Battuta d’arresto da riassorbire in fretta. Quella rete ad inizio ripresa ci ha bloccato. Nel primo tempo non riuscivamo a ripartire. Quando l’abbiamo fatto, siamo stati pericolosi. Bisogna reagire subito da mercoledì”.

Cravatta allentata ma soddisfazione palpabile per Filippo Ghioldi: “Oggi non era scontato fare i 3 punti. Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Abbiamo lavorato tanto dopo la sconfitta di sabato. Siamo partiti forte, pressando alto. Il mio gol? Frutto di quello che prepariamo in settimana”.

Giovanni Castiglioni

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