Peccato che la stagione sia prossima al termine. Almeno quella regolare. Con una Pro Patria così, non si vorrebbe finisse mai. Messo però alle spalle lo stordente 2-0 sull’Entella, la strettissima attualità impone di fissare l’obiettivo sul Thursday Night con l’Alessandria (giovedì ore 20.30, stadio “Moccagatta”). Formazione di Javorcic a caccia di punti utili ad arrotondare la classifica, Grigi ancora teoricamente in corsa per i playoff (-5 dal Pontedera decimo). Presupposti intriganti per un incrocio non banale.

E qui comando io, e questa è casa mia. 14 risultati utili (9 vittorie e 5 pareggi). Senza contare il 3-0 sul Pro Piacenza. A tanto è arrivata la striscia tigrotta allo “Speroni”. Forte di 22 punti sui 24 disponibili nelle ultime 8 giornate (pareggio solo con l’Arezzo). Per ritrovare una serie interna più lunga bisogna tornare alla stagione 2005/2006: 15 gare consecutive (6 vittorie e 9 pari) senza sconfitte. Allora l’imbattibilità casalinga durò quasi un anno, 335 giorni tra l’1-2 con il Como del 15 maggio 2005 e l’1-3 con la Sambenedettese del 15 aprile 2006. Ora persiste dal 21 ottobre (1-4 con il Piacenza). Cioè (alla prossima sfida in casa con il Pisa), 188 giorni.

Pro Patria-Virtus Entella 18Le Noci fuori dal coro. Delle 25 reti casalinghe messe a segno dalla Pro Patria, 12 sono arrivate da palla inattiva: 6 angoli, 2 punizioni dirette e 4 rigori. 9 di queste sono farina del sacco di Beppe Le Noci: le 2 punizioni dirette (Cuneo e Novara), i 4 rigori (Arzachena, Carrarese, Juventus Under 23 ed Entella) e 3 assist da corner (per Boffelli contro la Juve, per Mastroianni contro l’Arezzo e sabato per Zaro con l’Entella). Alla contabilità interna vanno poi sommate le altre 2 reti (Olbia e Carrarese) e l’assist per Gucci sempre con i marmiferi. Ergo, 12 gol su 25 allo “Speroni” sono responsabilità diretta (o indiretta) di Beppegol. Per la cronaca, il comasco (a quota 12 in classifica marcatori), ha griffato 7 delle ultime 13 reti biancoblu (3 reti e 2 assist nelle ultime 4 gare giocate).

A porte chiuse. Dodicesimo clean sheet stagionale, settimo in casa, nono con Paolo Tornaghi tra i pali. Il numero uno tigrotto è ancora imbattuto nel 2019 (7 vittorie e 2 pareggi) e nelle ultime 6 gare disputate (540’) ha subito una sola rete. Quella di Foglia dell’Arezzo.

The Giant Killer. Dopo la Carrarese, l’Entella è la seconda capolista a cadere allo “Speroni”. La Pro Patria è (e sarà) anche l’unica squadra ad aver battuto due volte i liguri. Non però l’unica a non aver subito reti dalla formazione di Boscaglia (0-1 e 2-0). Anche il Siena (successo interno 1-0 e pareggio 0-0 nel Tigullio), ha mantenuto la porta inviolata contro la prima della classe.

Ti prendo e ti porto via. Ottava posizione, ancora 3 gare da giocare (Alessandria, PISA, Cuneo), meno 3 dal Siena (CARRARESE, Novara, PIACENZA). Per la Pro Patria la corsa al settimo posto (ultimo utile a giocare il primo turno playoff in casa), è ancora assolutamente aperta. Per spuntarla (causa doppio confronto sfavorevole), occorrerà fare 4 punti più dei toscani. Impresa oggettivamente piuttosto complicata.

Moccagatta ci cova. Quella con l’Alessandria è una classica (10 sfide in Serie A) con 71 precedenti in campionato. Prevalenza piemontese con 28 vittorie, 19 pareggi (compreso lo 0-0 dell’andata il 16 dicembre) e 24 successi tigrotti (19/10/6 lungo il Tanaro). Ultima al “Moccagatta” il 7 novembre 2015 (1-0, Bocalon su rigore). Ultima vittoria biancoblu datata 9 settembre 2012: 1-2 con doppietta di Falomi e rete singola di Fanucchi. Curiosamente, anche nel 2015 si giocò il Giovedì Santo (3-0 grigio il primo aprile con reti di Spighi, Mora e Iunco).

Colombo AlessandriaColombo pasquale. Dal 20 febbraio sulla panca mandrogna Gaetano D’Agostino ha passato il testimone ad Alberto Colombo. L’ex biancoblu (prima alla Berretti e poi in prima squadra nel 2013/2014), ha già incrociato la Pro Patria da allenatore della Reggiana. Nel 2015/2016 un pari e una vittoria emiliana. Lo 0-0 dello “Speroni” (14 novembre) fu il primo punto tigrotto di quella terribile stagione.

Il nuovo che avanza. Dal prossimo campionato saranno ripensate le liste di utilizzo dei giovani. Lo ha stabilito l’assemblea di Lega di ieri a Firenze. Il presidente Francesco Ghirelli ha così illustrato la (mini)rivoluzione in arrivo: “Non deve esserci nessuna limitazione di età ma l’introduzione di una lista con un massimo complessivo di 6 calciatori per ogni club (ai fini del calcolo del minutaggio fanno parte le prestazioni sportive di 4 calciatori  per gara), il cui tesseramento sia a titolo di cessione o trasferimento temporaneo da parte di società di A e B una soglia di minutaggio minima e una massima per ogni gara per l’accesso alla contribuzione”. Vedremo come la novità andrà ad impattare con il progetto seconde squadre. Il cui proseguimento sembra per conseguenza a forte rischio.

Giovanni Castiglioni