Grandi manovre in casa Varesina, con il ds Massimiliano Di Caro che ha praticamente ultimato la rosa da consegnare a mister Spilli in vista della prossima stagione. Si tratta della seconda stagione in veste da direttore e il primo impatto, per quanto difficile, è stato comunque positivo. È lo stesso Di Caro ad analizzare il suo operato: 02 panchina Varesina“Quando cominci un nuovo lavoro pensi di poter fare subito cose importanti: all’inizio speravamo nel ripescaggio in Serie D, poi di vincere il campionato di Eccellenza, e invece la stagione non è andata come avevo immaginato. La Castellanzese poi ha ucciso il campionato e, anche se nel girone di ritorno abbiamo recuperato parecchi punti, arrivare alla sosta natalizia con 14 lunghezze di ritardo è stato parecchio avvilente. Tuttavia sono sempre stato convinto che i maggiori stimoli e insegnamenti si traggono dalle sconfitte, per cui guardo comunque il bicchiere mezzo pieno: è stata un’annata importante a livello di esperienza, ho capito come relazionarmi con i giocatori che di fatto sono miei coetanei e stando dall’altra parte ho capito alcune dinamiche che da calciatore non consideravo. A dicembre, inoltre, a soli 32 anni sono diventato direttore sportivo professionista dopo aver seguito il corso a Coverciano, e lo reputo un traguardo veramente importante”.

Insomma, dopo un anno di “tirocinio” Di Caro è maturato in fretta nel suo nuovo ruolo e guarda con ottimismo al futuro delle Fenici: “La squadra è fatta e finita. Manca solo un giocatore di esperienza dietro, dato che abbiamo quattro centrali che, per quanto forti, sono veramente giovani. Abbiamo comunque due terzini come Taino che reputo fuori categorie e Micheli che ha una grandissima esperienza; in più c’è Rebolini che davanti alla difesa svolge un compito fondamentale, per cui i giovani sono comunque ben protetti. È chiaro che in questo momento bisogna anche avere pazienza, dato che la maggior parte dei giocatori tende a temporeggiare prima di accettare offerte”.

juniores varesinaCapitolo giovani. Nella passata stagione Di Caro ha seguito da vicino la Juniores che ha visto sfumare il sogno scudetto solo in finale. La Varesina si è dunque dimostrata una società attenta alla crescita del suo vivaio e ben nove Juniores si aggregheranno al ritiro del 25 luglio. “Conosciamo bene i nostri giovani – ribadisce Di Caro – per cui sappiamo da che base partiamo e gli stessi ragazzi conoscono bene i metodi di Spilli e Fedele. La conferma in toto dello staff è un’ulteriore testimonianza di continuità e sarà facile agganciarci al lavoro dell’anno scorso per continuarlo. Per i primi sei gironi di ritiro sono previsti gli abituali test fisici, poi partirà il programma di allenamento vero e proprio diviso tra i centri sportivi di Venegono e Vedano Olona; avendo a disposizione strutture più che efficienti preferiamo utilizzarle piuttosto che svolgere la preparazione da qualche altra parte.

A proposito di strutture la famiglia Di Caro ha avviato il Progetto MultiSport Varesina, con l’apertura di un centro di fisioterapia con annessa piscina. “Abbiamo deciso di iniziare un lavoro differente per i bambini che si approcciano al mondo del calcio – spiega Di Caro –. Offriamo la possibilità di integrare altri aspetti sportivi all’ambito prettamente calcistico, e in questo garantiamo ai genitori un servizio tale per cui sarà possibile appoggiarsi a un’unica società per la formazione del bambino. In questo credo sia evidente lo spirito innovativo della Varesina, come dimostra anche l’iniziativa del Camp Estivo, e speriamo di diventare un punto di riferimento in quanto siamo una società molto attenta a questi aspetti e in continua evoluzione”.

Tornando sulla prossima stagione cosa ci dobbiamo aspettare dalle Fenici? “Per la squadra che siamo è normale ambire alla Serie D – ammette Di Caro –, ma come sempre sarà il campo a parlare. Spilli? Non abbiamo avuto dubbi nel proseguire con lui: è un vero e proprio mentore che mi ha insegnato molto, è una persona ricettiva che ascolta e dà in cambio, un allenatore moderno e all’avanguardia. In questi anni ha svolto un grandissimo lavoro dentro e fuori dal campo. Come dico spesso anche ai giocatori io mi auguro davvero che la Varesina possa essere un trampolino di lancio per la loro carriera, e spero che un domani per Spilli ci sarà la possibilità di entrare stabilmente tra i professionisti. Se ciò avverrà con la Varesina tanto di guadagnato”.

Matteo Carraro