L’ennesima farsa si sta consumando in queste ore in cui i nodi sono venuti al pettine: il progetto del salvatore Domenico Altomonte e del suo gruppo imprenditoriale pronto “ad investire 4 milioni di euro in cinque anni” (cit.) non esiste più e forse non è mai esistito. Per smentire ciò attendiamo comunque di sapere i nomi e cognomi di chi ci sarebbe stato dietro a questo progetto naufragato prima ancora di cominciare. Ci aspettiamo che, come promesso, domani vengano comunque svelati i due imprenditori degli undici supermercati Gran Risparmio in franchising e vogliamo anche sapere chi sarebbe dovuto essere il presidente varesino di questo nuovo corso.

Un progetto ancora meno serio di quello di Fabrizio Berni che almeno il cinema era riuscito a metterlo più o meno in piedi. Stavolta invece non c’è stato nemmeno il tempo di inserire la pellicola, il sipario, per fortuna, si è chiuso prima. A sorpresa e senza avvisare né squadra né mister, Altomonte si è ritirato dando comunque una motivazione plausibile che trovate in questo articolo. E adesso? La domanda la poniamo ai giocatori e al mister che sono tornati sperando che questo progetto ingranasse. “Non so veramente cosa dire perché non ci ha avvisato prima, ma lo abbiamo saputo solo ora – ci dice Luca Gestra -. Eravamo tranquilli e questo per noi è stato un fulmine a ciel sereno”. Ancor più stupito della notizia è mister Domenicali al quale la comunichiamo direttamente noi: “Sono senza parole”.

Il teatro si è già svuotato, il sipario sta calando definitivamente e gli unici a rimanere sul palco sono loro. Andranno avanti e se sì in quale assurdo modo? Domani si ritroveranno sul campo di Induno Olona dove attenderanno Claudio Benecchi. Il presidente ha poco da dire e poco da fare, tra una settimana, il 16 aprile, c’è l’udienza di fallimento. Ci auguriamo sia l’ultimo atto della breve e tristissima storia del Varese Calcio rinato nel 2015.

Elisa Cascioli