Poco sul campo. Pochissimo in società. Sensibilmente a livello strutturale. La Pro Patria che verrà avrà il principale reload nella sua casa. Lo “Speroni”. Prossimo ad un trucco e parrucco che lo renderà omologabile per la categoria dopo l’utilizzo in deroga della stagiona appena conclusa.
Interventi gravanti sulle casse comunali per circa 150.000 euro volti ad adeguare l’impianto di via Cà Bianca secondo quanto richiesto dal “Sistema Licenze Nazionali, Criteri Infrastrutturali”. Nello specifico, upgrade dell’impianto di illuminazione (“Lo stadio deve essere dotato di un impianto di illuminazione che produca i seguenti valori di illuminamento verticale medio (Ev med): Ev med ? 800 Lux in direzione delle telecamere fisse; Ev med ? 500 Lux in tutte le altre direzioni”); e degli spalti (“La capienza minima degli stadi deve essere di 1.500 posti, tutti dotati di sedute individuali…Almeno le due tribune principali, ovvero quelle poste lungo i lati lunghi del terreno di gioco, devono essere dotate di seggiolini individuali aventi le seguenti caratteristiche: fissati al suolo, numerati, separati gli uni dagli altri, costituiti da materiale resistente ed ignifugo, confortevoli e di forma anatomica, muniti di schienale di un’altezza minima di cm 30 misurata a partire dal sedile”). Mal contati, 4 mila seggiolini. Settore Ultras compreso.

La circostanza ha già fatto alzare più di un sopracciglio a Palazzo Gilardoni. Causa incomodo economico in tempi di croniche magre erariali. Sia come sia, adeguamenti e collaudo andranno completati entro giugno. Onde poter integrare la domanda d’iscrizione al prossimo campionato. A fronte di una cattiva notizia (peraltro largamente prevista), ce n’è però una buona. Anzi, buonissima. Facciamo pure ottima.
L’imminente apertura dell’agognatissimo campo di allenamento supplementare alle spalle della tribuna popolari dello “Speroni”. Terreno che andrà ad affiancarsi a quello già utilizzato dalla prima squadra. L’argomento è vecchio di almeno 3 lustri. Ma con Patrizia Testa e l’attuale amministrazione cittadina potrà finalmente vedere la luce. Una struttura inferiore alle esigenze e al progetto originario. Comunque vitale per l’attività sportiva (in proiezione) anche del settore giovanile. Più volte Ivan Javorcic ha avuto modo di dichiarare: “Il primo argomento in sede di rinnovo contrattuale? Le strutture e i campi di allenamento”. Insomma, fatto (parzialmente) contento l’attuale e futuro (?) allenatore. Soprattutto, tracciata la strada per la crescita del club.           

Giovanni Castiglioni