Gli atleti paralimpici come non li avete mai visti. Il Festival della Cultura Paralimpica di Padova apre le porte e scuote subito gli animi grazie a “Naked, la disabilità senza aggettivi”, il progetto dell’estroso Oliviero Toscani, che ha messo a nudo, in tutti i sensi, i campioni degli sport paralimpici. Una campagna ideata con l’obiettivo di abbandonare gli stereotipi e i canoni di bellezza classici. Gli sportivi sono stati immortalati senza veli e senza giudizi. Si sono spogliati di tutto: abiti, costumi, divise, arti artificiali; hanno abbandonato palloni, mazze, pesi e frecce, mostrando i loro corpi nudi e crudi.

Tre scatti per ognuno (un primo piano e due figure intere, una in tenuta da competizione e l’altra totalmente nudi) dei 12 azzurri coinvolti, un totale di 36 foto a grandezza monumentale in mostra presso il chiostro antico di Palazzo del Bo, a Padova.
Tra le eccellenza paralimpiche senza veli ci sono anche due nuotatori della Polha Varese, Simone Barlaam e Arianna Talamona, che negli ultimi Mondiali di Londra hanno fatto incetta di medaglie.

Accanto a loro anche: Jacopo Luchini (snowborder), Donato Telesca (sollevamento pesi), Giulio Maria Papi (basket in carrozzina), Florian Parker (sledge hockey), Edoardo Giordan e Andrea Mogos (scherma), Anila Hoxha (para-rowing), Giulia Aringhieri e Silvia Biasi (sitting volley) e infine Eleonora Sarti (tiro con l’arco).

L’iniziativa, ideata con la collaborazione di Fabrica centro di ricerca per la comunicazione moderna, fondato dallo stesso Toscani, porta la firma del Comitato Italiano Paralimpico, l’ente pubblico che promuove lo sport per persone con disabilità anche come strumento di riscatto personale e di inclusione sociale. Non si limiterà solo a Padova, ma toccherà anche altre città italiane; il progetto approderà anche in Giappone  in occasione delle prossime Paralimpiadi estive.

Redazione
(Foto Stefano Beggiato – Profilo Facebook Fabrica)