Ora è ufficiale: Michael Mazzacane è medico chirurgo specialista in Ortopedia. Ieri l’attaccante giallonero si è specializzato in Ortopedia e Traumatologia all’Università dell’Insubria con una tesi sulle complicanze della frattura al gomito e ha portato così a termine il lungo ma insieme affascinante percorso di studi in Medicina iniziato appena dopo la Maturità.

E adesso, dottore?
“Sono felice di questo traguardo, ma di tempo per festeggiare o per riposare non ne ho molto. Ho già superato due concorsi e penso proprio di iniziare a lavorare a breve presso il reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Circolo di Varese. Ho realizzato il mio sogno di bambino”.

HOCKEY MASTINI CALDARO16 mazzacane michaelIl tuo apporto alla causa dei Mastini non cambierà, vero??
“Ho saltato la partita di ieri a Como perchè stavo discutendo la tesi, ma per il resto continuerò a dare la mia piena disponibilità. Varese è casa mia e vesto questa maglia da quando sono piccolo. Negli anni dell’università ho giocato a Milano per varie stagioni ed è stata una bella esperienza, ma Varese è Varese e nel mio cuore ci sono solo questi colori”.

Giochi ad hockey da quando sei bambino. Quali sono i ricordi più belli?
“Sono cresciuto assieme a tanti miei attuali compagni e ne abbiamo vissute parecchie fin da ragazzini. Sono orgoglioso che la nostra società abbia intrapreso un solido progetto di crescita che ci consente di lottare per il vertice. Per me, giocatore e anche tifoso di Varese, tutto ciò è molto motivante e mi fa un immenso piacere”.

Tanto giallonero, ma anche tanto azzurro della Nazionale.
“Ho giocato nell’Under 16, nell’Under 18 e nell’Under 20 dell’Italia ed è sempre stata una grande emozione. Con l’Under 20 ho vinto i Mondiali di categoria nel 2008 a Fassa e ho partecipato alle Universiadi nel 2013 in cui siamo arrivati sesti. Abbiamo affrontato gli USA nel girone di qualificazione ed è stato come vivere una sorta di Olimpiade: indimenticabile”.

Parlando del presente, che stagione stai vivendo??
“Nel derby di andata contro il Como ho riportato un trauma cranico, ma mi sono ristabilito quasi subito e ho ripreso l’attività poco dopo. Di quel momento non ricordo molto e chi era vicino a me si è spaventato molto più di me. Quest’estate mi sono allenato bene e mi sento in forma. Se si guarda ai punti, ne ho meno dell’anno scorso, è vero, ma non sono attaccato a questi numeri; conta di più la squadra del singolo”.

Dopo Unterland, la prima fase si chiuderà con tre trasferte di fila (Appiano, Cavalese, Caldaro).
“Giocare fuori casa è più difficile, ma vogliamo concludere al meglio. Da gennaio inizierà la parte più importante del campionato e vogliamo mantenere il ritmo e restare nelle prime posizioni per arrivare pronti ai playoff”.

Laura Paganini