Si è tenuta ieri al centro sportivo Robur et Fides di Varese la prima edizione del Rescue Day.  L’evento, organizzato dalla Federazione Italiana Nuoto Salvamento di Varese, ha avuto lo scopo di diffondere la cultura della sicurezza in acqua ed aggiornare i propri assistenti bagnanti.
Relatori del convegno il professor dott. Roberto Canziani, primario cardiologo emerito e già direttore del dipartimento di emergenza dell’azienda ospedaliera di Gallarate, l’avvocato Maria Grazia Lani, l’allenatore di nuoto per salvamento Luca Serati. A coordinare l’incontro Oscar Veronese, il responsabile della FIN salvamento di Varese e membro e della commissione didattica nazionale FIN Salvamento.

Rescue Day Varese 02I temi discussi hanno avuto come punto cardine l’importanza degli assistenti bagnanti nel soccorrere gli incidenti acquatici causati da problemi cardiovascolari. Anche in ambito sportivo, infatti, sono molti gli episodi di emergenza dovuta a cardiopatie di varia natura. Come sottolineato dal professor Canziani, in Italia, circa 1000 giovani atleti sotto i 30 anni ogni anno vanno incontro ad arresto cardiaco. Parte integrante della sicurezza acquatica è rappresentata dalla sensibilizzazione alla cultura dell’assistenza in caso di arresto cardiaco. “Guadagnare tempo, il tempo è vita” è lo slogan promosso dal Professore come guida per ogni esperto di soccorso e in particolar modo l’assistente bagnanti.

Sono stati presi in esame vari casi di sentenze emesse dalla Corte di Cassazione in riferimento ad incidenti avvenuti in ambito acquatico per individuare le responsabilità degli assistenti bagnanti. A detta dell’avvocato Lani, la prevenzione e il rispetto dei regolamenti e delle normative di sicurezza degli impianti, sono alla base dell’esercizio della loro professione.
In ultimo, l’allenatore Luca Serati ha dimostrato le manovre di rianimazione cardiopolmonare indispensabili per il salvataggio dei soggetti colpita da arresto cardiaco.

“L’evento che coincide con le Giornate Mondiali dell’Acqua, riveste un’importanza fondamentale sotto tre aspetti: culturale, professionale e sportivo, allo scopo di sensibilizzare gli addetti del settore, ma anche i non professionisti, sui rischi collegati all’ambiente acquatico”, questo quanto detto dal responsabile FIN, Oscar Veronese.
Incontri come Il Rescue Day sono la dimostrazione tangibile di quanto la Federazione Italiana Nuoto sia sempre in prima linea per la salvaguardia delle persone e per la tutela della loro incolumità grazie anche ai corsi di formazione organizzati in tutta la provincia di Varese.

 redazione@varese-sport.com