Sfida esterna per il Rugby Varese di capitan Borello che, nella 15^ giornata del campionato di serie B girone 1, sarà impegnato sul campo dell’ostico Piacenza Rugby. L’incontro si giocherà domenica 10 marzo con drop d’inizio previsto per le ore 14.30.
I padroni di casa occupano il quarto posto in classifica e non hanno ancora subito sconfitte casalinghe. Solo il Rugby Rovato è riuscito a non perdere nello stadio “Walter Beltrametti” di Piacenza dove i bresciani se la sono cavata con un pareggio per 15-15. Varese si trova, ormai da diverse giornate, stabilmente al settimo posto in classifica con ben due partite in meno che dovranno essere recuperate in casa contro Rugby Bergamo e Rugby Lecco.
Toccherà quindi ai biancorossi tentare l’impresa esterna contro un Piacenza favorito per fisico ed esperienza. I padroni di casa, infatti, vantano uno dei pacchetti di mischia più solidi del campionato ed una buona linea di trequarti che sa muovere bene il pallone ma soprattutto usare il piede a dovere. Sarà fondamentale per il Varese contenere i primi otto del Piacenza, soprattutto in mischia chiusa, e sfruttare al meglio la velocità e la tecnica dei propri trequarti, che possono causare non pochi problemi agli avversari.
Nella sfida di andata i biancorossi sono usciti sconfitti per 22-34 dopo un match in cui gli ospiti si erano portati largamente avanti nel punteggio per poi subire la grande rimonta del Varese, poi sfumata nei minuti finali ma valsa comunque un punto di bonus difensivo. Ovviamente, per questa domenica, si spera che l’andamento della partita sia diverso e che i biancorossi riescano a non far scappare Piacenza nel punteggio. “Di partite facili in questo girone non ce ne sono- esordisce coach Galante– tanto meno questa. Sappiamo come gioca Piacenza. Hanno una mischia molto forte e usano molto il piede per tenere gli avversari lontano dalla propria linea di meta. Come sempre io e Pella crediamo nei nostri ragazzi e sappiamo che hanno buone possibilità di mettere in difficoltà chiunque. Domenica ci proveremo fino all’ultimo“.
Stefano Sessarego