Dopo 4 giornate, è la Virtus Bologna l’unica imbattuta, e conseguentemente, sola in cima alla classifica: non accadeva dal 2006, anno in cui cominciò il dominio senese sul campionato. La Virtus deve ringraziare Trieste, capace di sconfiggere Sassari in trasferta. Milano cade ancora al Forum sotto i colpi di una Brindisi che sembra credibilissima inseguitrice di Bologna. Rialzano la testa Brescia e Venezia, ancora a secco Pesaro e Pistoia.

– RISULTATI E CLASSIFICA


OriOra Pistoia – Virtus Roma 67-81
Seconda vittoria in fila per la Virtus, che espugna il PalaCarrara nell’anticipo di sabato sera. I padroni di casa partono forte nei primi minuti grazie alle giocate di Johnson e Petteway, ma la caparbietà di Alibegovic non permette che Pistoia scappi via. Nel secondo tempo sale in cattedra Davon Jefferson, che ingaggia un bel duello personale con l’australiano Brandt e mette in mostra tutto il suo repertorio: post basso, visione di gioco, perfino la conduzione del contropiede. Pistoia fa tanta fatica a mettere punti a referto, se non per qualche giocata personale di Dowdell che sfrutta le amnesie difensive di Dyson. Alla fine è Roma a vincere, forte anche di una percentuale da 3 punti (8/19, 42%) di gran lunga superiore a Pistoia (3/20, 15%). Per Pistoia 18 di Brandt, 17 di Johnson, 13 di Dowdell e Petteway. Per Roma 16 di Jefferson, 13 di Albegovic e Dyson, 12 di Kyzlink, 10 di Baldasso e Buford.

Banco di Sardegna Sassari – Pallacanestro Trieste 59-65
Arriva a sorpresa la prima sconfitta in campionato per Sassari, contenuta da Trieste (che conquista così i suoi primi due punti in classifica) al PalaSerradimigni. La gara non passerà alla storia come una delle più emozionanti di sempre, per usare un largo eufemismo: Sassari accetta di condurre una partita ad alto ritmo, come è proprio di Trieste, ma la mira offensiva è pessima per entrambe le squadre: nessuna delle due va oltre il 40% da 2 punti, e Sassari ci aggiunge anche un pessimo 9% da 3 punti (2/22), oltre a 19 palle perse. A fare la differenza sono le fiammate offensive di DeQuan Jones, l’uomo in più per Trieste, che riesce a trovare delle giocate estemporanee tra terzo e ultimo periodo, portando così i suoi al successo. Per Sassari 11 di Bilan, 10 di Spissu. Per Trieste 22 di Jones, 10 di Peric.

Umana Reyer Venezia – Acqua S. Bernardo Cantù 76-46
Trova la prestazione che serviva la Reyer, dopo un inizio di stagione un po’ appannato, e abbatte Cantù tra le mura del Taliercio. La gara è segnata fin dal primo quarto, conclusosi sul punteggio di 23-9, con la difesa della Reyer brava ad impedire la circolazione di palla avversaria e costringere gli esterni di Cantù a conclusioni difficili. Gli uomini di Pancotto faranno fatica ad attaccare per tutta la gara, chiudendo con il 35% da 2 e il 16% da 3. Invece Venezia riesce tutto sommato ed esprimere il suo gioco corale, cercando anche di recuperare il miglior Julyan Stone, che non segna neanche un punto ma è fondamentale sia in attacco che in difesa. Pochissimo da salvare per Cantù, se non forse le doti da cecchino dalla distanza di Corban Collins. Per Venezia 15 di Tonut e Daye, 13 di Chappell, 10 di Filloy. Per Cantù 11 di Collins.

AX Armani Exchange Milano – Happy Casa Brindisi 89-92
Seconda sconfitta casalinga per Milano in questo inizio di campionato, terzo successo in fila per Brindisi che dopo la sconfitta alla prima giornata è sembrata una delle squadre più forti di questo campionato. Gli ospiti prendono in mano la gara a partire dal secondo quarto, grazie al talento del solito duo Banks-Brown. La mano di coach Vitucci si vede nella cura che i suoi mettono nella gestione della palla: Brindisi ha più palloni recuperati che persi, mentre Milano, sebbene sia scintillante in attacco, alle volte pasticcia un po’ (17 palle perse). L’attacco di Milano si regge sulle spalle di Sergio Rodriguez, che è assolutamente immarcabile, specialmente da 3 punti (7/11 per lui), ma l’uomo partita è Tyler Stone. Il lungo di Brindisi, decisivo già contro Brescia, regala ai suoi tifosi una prestazione da incorniciare, con 26 punti, 13 rimbalzi e 6/8 da 3 punti. Per Milano 28 di Rodriguez, 14 di Micov. Per Brindisi 26 di Stone, 18 di Brown, 17 di Banks, 12 di Thompson.

Germani Basket Brescia – Dolomiti Energia Trentino 92-66
Netta vittoria casalinga per Brescia, che non lascia alcuno spazio di replica a Trento e rimane nel gruppone di squadre a 6 punti, appena sotto Bologna. Dopo un primo quarto equilibrato, gli uomini di Esposito dominano i due periodi centrali, sia in attacco che in difesa. Nonostante la giornata no di Lansdowne (fermato dalla solita, grande difesa di Craft), Brescia è estremamente fluida in attacco, e sfrutta molto bene due lunghi, Horton e Cain, che sanno muoversi senza palla e concludono bene al ferro. Trento invece non riesce a costruire dagli esterni, si affida alle iniziative personali di Gentile ma fa tanta fatica soprattutto a rimbalzo, dove la taglia fisica di Brescia fa la differenza. Per Brescia 17 di Abass e Horton, 15 di Laquintana 13 di Cain. Per Trento 22 di Gentile, 16 di King, 12 di Kelly.

Grissin Bon Reggio Emilia – Vanoli Basket Cremona 85-71
Seconda vittoria consecutiva per Reggio, che non ha nessun problema contro Cremona al PalaBigi. I padroni di casa creano un vantaggio già nel quarto d’apertura, con il grande ex Johnson-Odom che fa capire fin da subito che sarà una serata difficile per chi dovrà marcarlo. La seconda fiammata di Reggio arriva nel terzo quarto, anche grazie alla straordinaria regia di Gal Mekel. Il playmaker israeliano è capace di mettere in ritmo tutti i suoi compagni e non dare mai punti di riferimento alla difesa di Cremona, concludendo con la bellezza di 14 assist. La Vanoli, priva del suo regista Michele Ruzzier, fa fatica in attacco, e quest’anno non ha neanche uno straordinario solista come Crawford. È quindi tutto facile per Reggio, che può giocare spesso e volentieri vicino al ferro, con Fontecchio, Owens e Upshaw che hanno vita facile nei pressi del canestro. Per Reggio Emilia 27 di Johnson-Odom, 15 di Upshaw, 12 di Fontecchio e 11 di Owens. Per Cremona 14 di Mathews, 13 di Tiby e 10 di Saunders.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – Segafredo Virtus Bologna 79-94 (foto FB Virtus Segafredo Bologna) 
Rimane a punteggio pieno la Virtus, che passa facilmente sul campo di Pesaro. Il primo break della partita arriva quando scende in campo Milos Teodosic, che porta la Virtus in vantaggio in doppia cifra nel secondo quarto. All’intervallo la gara è già virtualmente chiusa sul 35-54, con il gap a livello fisico e di talento che è troppo grande da colmare per Pesaro. Nel secondo tempo la Virtus ha tutto l’interesse del mondo ad addormentare la partita, non basta la vena offensiva di Barford per la VL. L’ultimo quarto è pura accademia, e anche quando Pesaro si porta sul -14 a poco più di tre minuti dalla fine, la partita è già chiusa, come dimostrano Pajola e Gamble. Per Pesaro 18 di Barford, 16 di Drell, 13 di Chapman. Per Bologna 19 di Gaines, 18 di Gamble, 14 di Hunter 13 di Weems.

Pompea Fortitudo Bologna – De Longhi Treviso 77-69
Prosegue l’ottimo ruolino di marcia della Fortitudo, che dopo il brutto stop di Masnago è capace di rifarsi contro un’acerrima rivale come Treviso. La gara rimane equilibrata per tutti i primi 3 quarti, anche se nel secondo Treviso aveva provato a scappare con le giocate di Uglietti e Fotu. Bologna può contare però su un grande Robertson, che è il protagonista offensivo dei padroni di casa e li tiene in gara fino all’ultimo periodo, dove, insieme a Daniele Cinciarini, firma la vittoria della F. a Treviso manca, più di qualsiasi altra cosa, la mira dalla lunga distanza: un risicato 18% (4/22) è troppo poco per vincere fuori casa. Per Bologna 23 di Robertson, 17 di Daniel, 13 di Aradori. Per Treviso 18 di Fotu, 13 di Cooke, 11 di Logan e 10 di Nikolic.

Marco Mastrorilli