Non perde ancora Milano, che in casa contro Bologna continua a fare corsa di testa. Inseguono Venezia, bene contro Pistoia, e Cremona, che espugna Avellino e sale al terzo posto. Inseguono i playoff Brescia, Trieste e Cantù, tutte vincenti e in buoni periodi di forma. Chiudono la classifica Torino e Pistoia a quota 8 punti.

VL Pesaro – Happy Casa Brindisi 80-101
Netta vittoria esterna di Brindisi, che dopo la grande impresa di domenica scorsa contro l’Olimpia non si distrae e riesce a mantenere la sua posizione nelle prime otto del campionato, salda a quota 20 punti. Brutta sconfitta ma non esiziale per Pesaro, che mantiene comunque quattro punti di vantaggio sui fanalini di coda Torino e Reggio Emilia. Dopo un primo tempo praticamente a senso unico, nel quale Brindisi ha dominato in lungo e in largo, tirando benissimo dall’arco e dimostrando anche l’inserimento nei meccanismi di squadra dell’ultimo innesto Devondrick Walker, Pesaro si è riportata a contatto nel terzo quarto, grazie anche e soprattutto ad un ottimo Artis. L’ultimo quarto è però il regno di Adrian Banks, che nonostante sia costretto a giocare da playmaker a causa dell’infortunio occorso a Wes Clark, riesce a sfruttare tutto il suo talento e la sua esperienza per portare a Brindisi i due punti. Per Pesaro 27 di Artis, 18 di Blackmon e 10 di McCree. Per Brindisi 17 di Chappell, 16 di Banks, 15 di Wojciechowski, 14 di Walker e 13 di Moraschini e Brown.

Dolomiti Energia Trentino – Acqua S.Bernardo Cantù 92-97
Non accenna a fermarsi il periodo positivo di Cantù, una squadra del tutto rinvigorita nell’ulitmo mese, capace di battere anche Trento ed ottenere così la quarta vittoria nelle ultime cinque partite, proiettandosi anche verso la zona playoff. La squadra di Pashutin rimane sempre un po’ pasticciona e confusionaria (19 le palle perse contro l’aggressiva difesa di Trento), ma di contro è molto più determinata e combattiva in tutte le fasi della gara, potendo contare anche su una maggiore circolazione di palla (ben 21 assist). Né Toto Forray, né tantomeno Aaron Craft possono arginare lo strapotere fisico di Frank Gaines, perfetto anche dall’arco (4 su 4). Trento tira molto male, anche dalla lunetta (19/29, 66%) e Hogue trova in Udanoh un avversario sotto canestro che gli compete per esplosività e velocità. Per Trento 19 di Marble, 18 di Gomes, 17 di Flaccadori, 13 di Pascolo. Per Cantù 23 di Gaines, 22 di Jefferson, 18 di Udanoh, 17 di Blakes, 13 di Mitchell.

Sidigas Avellino – Vanoli Basket Cremona 62-70
Conferma il suo status di squadra da trasferta la Vanoli, capace di espugnare il PalaDelMauro e conquista due punti molto importanti, che le consentono di superare proprio Avellino al terzo posto, con 22 punti e lo scontro diretto a favore. Non è stata la partita più bella dell’anno, con Avellino ancora decimata dagli infortuni e senza i tanto agognati sostituti (13 minuti senza segnare per Silins, non è andato a referto Demonte Harper), mentre Cremona ha tirato molto male, anche dentro l’area (14/41 da 2, 34%) e ha perso 18 palloni. A fare la differenza sono stati i dettagli quindi, come i 9 liberi sbagliati dalla Sidigas (14/23, 61%), che, costretta ad affidarsi ai soli Green e Sykes, non è stata abbastanza precisa da portare a casa i due punti. Per Avellino 28 di Sykes e 21 di Green. Per Cremona 20 di Demps, 14+12 di Stojanovic e 10 di Mathiang.

AX Armani Exchange Milano – Segafredo Virtus Bologna 94-75
Si riscatta subito in campionato l’Olimpia, che sfrutta la scia della bella vittoria di Eurolega contro lo Zalgiris per continuare la sua marcia letale in campionato, anche dopo il brutto stop esterno a Brindisi di domenica scorsa. Milano questa volta comincia bene la gara e la conclude anche meglio, lasciando solo il terzo quarto alla possibile rimonta della Virtus. Pianigiani concede soltanto 10 minuti alla sua stella Mike James, che riesce a siglare 12 punti in un tempo così ridotto. Ampio spazio quindi a Curtis Jerrels, che non delude così come l’ex di turno Simone Fontecchio e il solito, inossidabile Vlado Micov. Bologna è asfissiata dalla superiore fisicità di Milano, e tira malissimo da 3 (3/19, 16%) senza far girare la palla come si deve (solo 6 assist per gli uomini di Pianigiani. Per Milano 16 di Jerrels, 14 di Fontecchio, 13 di Micov, 12 di James e Brooks, 11 di Kuzminskas. Per Bologna 18 di Taylor, 13 di Kravic, 10 di Aradori e Moreira.

Alma Trieste – Fiat Torino 115-110 (foto Facebook Alma Pallacanestro Trieste)
Partita estremamente spettacolare al PalaRubini tra Trieste e Torino, vinta dai padroni di casa ma solo al termine di un tempo supplementare. Fin dalla palla due la gara si è distinta per i ritmi molto alti, la mancanza di difese aggressive e capaci di abbassare il ritmo, e la grande quantità di tiri liberi, segno di attacchi in grado di penetrare verso il ferro avversario come e quando volevano. Nell’ultimo quarto, Trieste pareva in controllo della gara, ma prima Wright e poi Mosley falliscono dalla lunetta le occasioni per il definitivo KO, prima che anche un veterano come Daniele Cavaliero commetta una sciocchezza, commettendo un fallo sul tiro da 3 punti di Dallas Moore. Il playmaker ex Pesaro dalla lunetta non sbaglia e riporta la partita in equilibrio. Al supplementare esce fuori la maggior freddezza dei giocatori di Trieste, che non tremano più dalla lunetta e regalano due punti a coach Dalmasson. Per Trieste 22 di Wright, 21 di Dragic, 15 di Cavaliero, 14 di Knox, 13 di Mosley e 12 di Peric. Per Torino 22 di Moore, 21 di Hobson, 16 di Portannese e 14 di Jaiteh.

Grissin Bon Reggio Emilia – Germani Basket Brescia 79-82
È in ripresa anche la Germani Brescia di coach Diana, che batte a domicilio Reggio Emilia e rimane a contatto della zona playoff. Si rivede Luca Vitali per gli ospiti, che in 18 minuti riesce a segnare 10 punti e dà ai suoi la carica necessaria per espugnare il PalaBigi. Brescia vince la lotta sotto canestro, con Gerald Beverly in netto vantaggio su Cervi ed Ortner, mentre Sacchetti, schierato da titolare a causa dell’assenza di Jordan Hamilton, fa fatica a contenere la sapienza cestistica di Pablo Aguilar. Alla fine la spunta la squadra di coach Diana, grazie allo strabordante atletismo di Cunningham e Abass, difficile da contenere in difesa per gli esterni di Reggio. Per Reggio 22+11 di Aguilar, 18 di Allen. Per Brescia 18 di Beverly, 14 di Abass, 12 di Cunningham, 10 di Vitali e Laquintana.

Umana Reyer Venezia – Oriora Pistoia 95-72
Nessun problema per la Reyer nello sbarazzarsi agilmente della pratica Pistoia, che resiste per due quarti prima di soccombere di fronte alla lunghezza e al talento della formazione di coach De Raffaele. Il primo tempo termina in assoluta parità sul 44-44, con Pistoia brava a sfruttare la velocità del suo asse play-pivot Johnson-Gladness e capace di difender bene le linee di passaggio della Reyer. Nel secondo tempo la partita cambia completamente volto e la Reyer diventa una letale macchina da canestri, mantenendo il 70% da 2 e il 50% da 3. De Raffaele è bravo nello sfruttare tutta la lunghezza del roster a sua disposizione, ruotando 12 uomini tra i 6 minuti di Giuri e i 22 di Bramos e Mazzola. Pistoia sente la mancanza di un realizzatore come Dominique Johnson (volato in Libano, con tutta probabilità lo sostituirà un altro ex-Varese come Tay Waller). Per Venezia 14 di Mazzola, 12 di Watt, 12 di Washington, 11 di Tonut. Per Pistoia 18 di K. Johnson e Krubally, 15 di Auda.


LA PARTITA DI VARESE

RISULTATI E CLASSIFICA

Marco Mastrorilli