Comincia senza troppe sorprese il campionato, con qualche vittoria esterna come quella di Milano e Treviso o Cantù a Brindisi. Anche la Fortitudo vince in trasferta, mentre la Virtus tiene a vada Roma al Paladozza. Venezia si salva contro Trieste, Trento non ha problemi contro Pistoia, Brescia sconfigge nel finale Reggio nella partita più divertente della giornata.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – Pompea Fortitudo Bologna 72-80
Parte con un successo esterno il campionato del ritorno della Fortitudo nella massima serie, con una meravigliosa cornice di pubblico che ha accompagnato Aradori e compagni a Pesaro. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, nel quale Jaylen Barford ha recitato la parte del leone per i padroni di casa, la gara ha subito una svolta nel terzo periodo, dominato con un punteggio di 7-26 dalla Fortitudo, grazie soprattutto alla fisicità sotto le plance di Ed Daniel, gradito ritorno nel nostro campionato. A poco serve il tentativo di rimonta di Pesaro negli ultimi minuti. Per Pesaro 22 di Barford, 12 di Totè, 10 di Thomas. Per la Fortitudo 17 di Daniel, 12 di Robertson, 11 di Aradori, 10 di Mancinelli e Leunen.

Dolomiti Energia Trentino – OriOra Pistoia 88-75
Buon esordio per la nuova Aquila di coach Brienza, che tiene a bada Pistoia tra le mura amiche. Ci sono volti nuovi e vecchie conoscenze per la Dolomiti, in una partita in cui ciascuno porta il suo mattoncino per la vittoria: il backcourt Craft-Blackmon sembra funzionare alla meraviglia, con il primo libero di pensare più a difendere e far girare la squadra piuttosto che a mettere punti a canestro, e il secondo con licenza di tirare come e quando vuole, anche dalla lunghissima distanza. È infatti il tiro da 3 una delle chiavi della nuova gestione di Brienza, con il sopracitato Blackmon ma anche il giovane Andrea Mezzanotte sugli scudi, che disputa una grande gara nelle veci di un Davide Pascolo limitato a soli 6 minuti. Per Trento 27 di Blackmon, 16 di Knox, 14 di Mezzanotte e 12 di King. Per Pistoia 20 di Petteway, 17 di Salumu e Johnson, 13 di Landi.

Segafredo Virtus Bologna – Virtus Roma 74-67
Serve un quarto d’ora o poco più alla ambiziosissima Virtus Bologna per guadagnare il giusto ritmo partita e distanziare la Virtus Roma, al ritorno in serie A dopo qualche anno di purgatorio cestistico. Il regista del successo bianconero, in assenza di Milos Teodosic, è Stefan Markovic, che detta i tempi della partita e mette in ritmo le numerose bocche da fuoco di Bologna. Roma, nonostante l’assenza dei suoi due giocatori di maggior talento (Jerome Dyson e Davon Jefferson), non vuole stare a guardare e lotta fino agli ultimi minuti di gara, grazie alla determinazione di giocatori come Kyzlink o Pini. Per Bologna 19 di Weems, 14 di Gaines, 12 di Hunter. Un solo punto, ma 9 rimbalzi e 12 assist per Markovic. Per Roma 17 di Buford e Kyzlink, 12 di Pini, 10 di Baldasso.

Germani Basket Brescia – Grissin Bon Reggio Emilia 90-82
Si gioca al Palaleonessa la partita più divertente della prima giornata di campionato, con la Germani che vola al fotofinish contro la nuova Grissin Bon di coach Buscaglia. I padroni di casa partono subito forte grazie alle giocate di due volti nuovi come Cain e Lansddowne. Reggio si riprende nel secondo quarto, quando Darius Johnson-Odom prende ritmo e David Vojvoda aggiunge un paio di canestri importanti. Dopo un terzo quarto alla pari, la situazione si sblocca solo negli ultimi minuti, quando sono Sacchetti e un grande Lansdowne a firmare la vittoria bresciana, forte di ben 21 assist, e che rischiava di pagare le pessime percentuali in lunetta (11/20). Per Brescia 23 di Lansdowne, 15 di Cain e Horton, 13 di Sacchetti. Per Reggio 22 di Johnson-Odom, 11 di Candi e 10+10 di Upshaw.

Umana Reyer Venezia – Pallacanestro Trieste 78-73 (in foto in alto – FB Reyer Venezia)
Si salvano negli ultimi minuti i campioni d’Italia, che grazie alle giocate di Tonut e Watt difendono il Taliercio contro l’assalto di un’ottima Trieste. Gli ospiti, privi di DeQuan Jones per problemi di tesseramento, mettono la testa avanti nel secondo quarto, quando l’asse play pivot Elmore-Mitchell dialoga bene sui pick and roll. Venezia tiene botta in un terzo quarto dall’altissimo punteggio, giocato sul ritmo più gradito a Trieste che alla Reyer, prima di sorpassare gli avversari nei secondi finali, quando una tripla di Stefano Tonut e una bellissima stoppata di Mitchell Watt regalano i due punti a Venezia. La Reyer ringrazia il talento delle sue individualità, ma ha sofferto molto l’aggressività a rimbalzo d’attacco e il ritmo alto di Trieste. Per Venezia 25 di Bramos, 14 di Tonut. Per Trieste 21 di Justice, 13 di Elmore, 12 di Mitchell, 11 di Fernandez.

Happy Casa Brindisi – Acqua S. Bernardo Cantù 64-69
Vittoria di carattere per la Cantù di coach Pancotto, che espugna il Palapentassuglia e batte in volata una Brindisi che gioca meno bene rispetto al talento che mette in campo. Gli ospiti danno io scossone alla partita tra secondo e terzo quarto, grazie al talento offensivo di Cameron Young e alla presenza nei pressi del canestro di Kevarrius Hayes, che ha già dimostrato di essere un’ottima ancora difensiva. I padroni di casa si affidano al talento delle loro stelle, Banks e Brown, perché ricevono poco sia dalla panchina che dagli altri stranieri, ma Cantù riesce a giocare bene in contropiede e strappa la vittoria grazie alle giocate estemporanee di Young. Per Brindisi 17 di Banks e Brown, 10 di Martin e Gaspardo. Per Cantù 22 di Young, 10 di Pecchia.

De Longhi Treviso – AX Armani Exchange Milano 53-75
Non ha un finale da favola il ritorno di Treviso in serie A, perché nonostante la meravigliosa cornice del Palaverde Milano spazza via la De Longhi. I padroni di casa dettano legge nei primi minuti, arrivando anche alla doppia cifra di vantaggio, prima che per Milano salisse in cattedra il Chacho Rodriguez. Il playmaker ex-CSKA ha cambiati completamente volto all’attacco di Milano, permettendo all’Olimpia di dominare il terzo quarto e chiudere virtualmente la partita con largo anticipo. Treviso è apparsa anche un po’emozionata di fronte al palcoscenico, e ha trovato un David Logan appannato e dalle basse percentuali. Per Treviso 11 di Uglietti, unico in doppia cifra. Per Milano 21 di Rodriguez e 13 di Moraschini.

RISULTATI E CLASSIFICA

Marco Mastrorilli