In questi giorni sto conoscendo l’ambiente, poi da lunedì faremo ancora più sul serio“: sono queste le parole di Simone Morandi, il nuovo ds del nuovo Saronno.
Con un passato a Cairate, Busto 81, Gorla e Mozzate, (tra le altre) Morandi torna in prima categoria e lo fa con grandi ambizioni in una piazza che nonostante gli ultimi anni buii ha assaporato il “calcio vero”.
Ripartiamo da zero con un progetto validissimo, so che chi è stato qui nelle ultimi stagioni può avere dei dubbi perchè ci sono state vicende controverse, ma so anche tutto quello che potrò metterci io e tutto quello che può e vuole metterci questa nuova dirigenza, grandi conoscitori di calcio in primis“.

simone morandiPartiamo proprio da qui: come nasce il contatto Simone Morandi con questa realtà?
È molto semplice, gli ex presidenti dell’Ardor Lazzate Sartori e Galli si sono ricordati di me, mi hanno interpellato e quando mi sono reso conto dell’opportunità che mi stavano offrendo ho detto subito di sì e non sarebbe potuto essere altrimenti“.

Occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire?
Esatto, occasione da prendere al volo, per me e per tutti in realtà, Saronno è Saronno, chi verrà qui dovrà capire subito che maglia sta indossando“.

A proposito di questo, chi verrà qui?
Questo è tutto da vedere. Siamo partiti dai giovani e stiamo cercando di trattenerli spiegando loro che si è voltata pagina rispetto al passato; abbiamo parlato con Legnani (2001), Busnelli (2001), il portiere Scolfaro (2000), Maggiore (98 ex Pro Patria), Puttiferri (99, quest’anno in prestito alla Caronnese), De Carlo (2000, quest’anno in prestito all’Uboldese), noi vorremmo tenerli perchè sono dei fuoriquota validissimi che hanno fatto bene, ed intorno a loro costruire una rosa all’altezza“.

All’altezza della prima categoria o della promozione? Perchè si è parlato tanto anche di questo…
Al 99% della prima categoria. È vero che è stato cercato un titolo in promozione ma non c’è stata nessuna fumata bianca, quindi credo proprio ripartiremo da qui“.

Alla guida di questa armata ci sarà mister Chiodini, che ci dici di lui?
“Sicuramente la scelta del mister deriva proprio dalla dirigenza visto che hanno lavorato insieme, io ho avallato e devo dire che sulla base delle info a mia disposizione e sulla base delle prime sensazioni a pelle penso proprio sia la scelta giusta”.

Strutture, organizzazione, staff: quali sono le tue prime impressioni?
Partiamo dallo stadio. Ecco potrebbe essere la mia prima volta da ds in uno stadio, perchè fino ad oggi a parte lo Speroni utilizzato solo per un recupero con l’Olimpia ai tempi del Busto 81, non ho mai seguito una squadra che avesse come casa uno stadio e a proposito di questo posso anche dire che il comune ha investito dei soldi, sono stati rifatti i seggiolini, si sta curando il manto erboso nonostante si debba ancora capire bene il discorso manutenzione perchè a Saronno c’è anche l’atletica, però sappiamo di avere un certo supporto e sappiamo che dobbiamo lavorare sodo per meritarcelo e non dimentichiamoci delle persone: qui c’è il magazziniere storico, il team manager storico“.

In sintesi: Saronno vuole assolutamente tornare protagonista nel mondo del calcio.
Sì, assolutamente. Le ambizioni di tutti sono queste, l’occasione che abbiamo tra le mani è tanto affascinante quanto delicata, non possiamo sbagliare, non possiamo ragionare puntando al secondo posto, questa piazza vuole tornare a vincere e vuole tornare a farlo alla svelta, la dirigenza che ha preso in mano la società è una garanzia perchè basti vedere cosa è stato fatto a Lazzate, però ovviamente non può bastare, c’è bisogno del sostegno di tutti ed il sostegno te lo guadagni con i risultati ecco perchè se vogliamo pretendere tanto dobbiamo, tutti insieme, dare tanto e di più, chiunque arriverà qui deve capire in fretta dove si trova, io dal canto mio, ho scelto di rimettermi in gioco e metterò tutto me stesso in questa nuova avventura“.

Mariella Lamonica