Forse non tutti sanno che se dici Neto Perira dici Silvio Papini, è stato proprio il dirigente del Varese a scovare il talento del Brasiliano e a portarlo a Varese. “Mi vide a vedere con l’Itala San Marco su indicazione di Sogliano e da lì non ci siamo più separati – ci racconta l’attaccante che ha contribuito a scrivere una delle pagine più belle del Varese -. Con papini si è creato un rapporto che va al di là del calcio, proprio per la persona che è. Quello che fa per il varese non lo fa per interessi economici ma per la passione che ha verso quei colori”.

Arrivato l’anno della Prima Divisione con Sannino in panca, Neto svela il cuore tenero del sergente di ferro: “A me ha trattato veramente bene, coccolandomi anche in spogliatoio. Anche lui ha un cuore tenero”.
Il legame tra Varese e l’ex capitano attualmente in forza al Milano City (Serie D) è indissolubile oramai: “Una volta potevo dire che era la mia seconda casa, adesso invece lo è diventata a tutti gli effetti: è qui che ho messo le mie radici, è qui che vivo ed è qui che è nata mia figlia”. Torneresti al Varese? “La mia ammirazione per città e colori la conoscono tutti, chi può dirlo. Tra me e i tifosi c’è un amore reciproco, siamo legati da ricordi importanti”.

Elisa Cascioli