pro-patria-albissola-12I numeri sono impietosi. Quelli straordinari sul campo. E quelli deficitari al botteghino. Partiamo dai secondi. Perché 648 paganti (più 431 abbonati) per 9.070 euro di incasso nel giorno dello storico centenario del club, sono un dato sconfortante. Espressione di una città che non ha più la Pro Patria tra le sue priorità. Retorica a parte, chiaramente. Tanto più con la squadra nelle sua migliore condizione tecnica degli ultimi 50 anni (2008/2009 escluso). “Siamo in pochi. Ma va dato merito a chi c’è sempre stato”, la chiosa di Ivan Javorcic a fine gara. Come dargli torto. Questa squadra (e questa società) avrebbero meritato altro.

Dal 6 al 7. Sei vittorie consecutive in casa (Cuneo, Olbia, Carrarese, Juventus Under 23, Novara, Albissola). In realtà 7 se contabilizziamo anche il prossimo 3-0 con il Pro Piacenza (16 marzo). Striscia che mancava daI campionato 2016/2017 di Serie D quando i successi casalinghi consecutivi furono 8 (Seregno, Dro, Pergolettese, Scanzorosciate, Olginatese, Virtus Bergamo, Caravaggio e Virtus Bolzano). Stesse proporzioni per l’ultima volta in C (Seconda Divisione) risalente al campionato 2010/2011. Sempre 8 con Valenzana, Lecco, Sacilese, Renate, Tritium, FeralpiSalò, Montichiari e Casale.

pro-patria-albissola-15I ruggenti anni ’20. 24 febbraio 1929, 2-1 al Legnano in Divisione Nazionale. Esattamente 90 anni fa. Cioè, l’ultima (e unica) volta in cui prima di ieri la Pro Patria aveva vinto la partita di campionato più vicina al suo compleanno. Prendendo in considerazione solo gli anniversari decennali (10/20/30 ecc. per intendersi). Da allora 5 pareggi e 3 sconfitte. Più la vittoria di ieri. In occasione del 90°, 2-2 allo “Speroni” con la Cremonese il primo marzo 2009.

…e l’ultimo chiuda la porta! Decimo clean sheet stagionale (terzo nelle ultime quattro, sesto in casa, settimo per Tornaghi). Porta biancoblu inviolata allo “Speroni” da 264’. In trasferta il gol manca invece da 309’ (Le Noci a Pistoia il 30 dicembre). Astinenza già messa nel mirino da Javorcic a vittoria sull’Albissola ancora calda.

L’uovo di Colombo. Anche la storia vuole la sua parte. Così, a battezzare il centenario ci ha pensato Riccardo Colombo, fagnanese prodotto del territorio e del settore giovanile tigrotto. Roba da libro Cuore. Se solo non fosse stato tutto vaticinato da Javorcic alla vigilia. Lo spalatino ha ormai il pieno controllo delle corde emotive del gruppo. Come dimostra anche l’idea di mandare Disabato in sala stampa a fine gara. Oltre oceano si parlerebbe Mind Games.

Essere o non essere. “E’ difficile essere Bertoni”. Uno Javorcic in forma clamorosa ha proposto ieri anche la divagazione metafisica. Puntando l’accento sulle recenti prestazioni dell’ex SudTirol. Spesso (a torto) incompreso per il suo stile di gioco sottotraccia. Più efficace di quanto si possa percepire superficialmente.

pro-patria-pontedera-12Non un sabato qualunque. Prossima fermata Pontedera (sabato ore 18.30, stadio “Mannucci”). Toscani protagonisti di soli 5 precedenti con i biancoblu. Quella in Valdarno sarà solo la prima di 3 trasferte consecutive (le altre ad Arzachena e Lucca). In mezzo il 3-0 a tavolino con il Pro Piacenza (16 marzo). I tigrotti torneranno a Busto solo il 30 marzo contro l’Arezzo. La Pro Patria ha già giocato a Pontedera il 30 settembre contro la Carrarese (2-1 marmifero).

23 dicembre 1998  Pontedera – Pro Patria 1-0  (Randazzo)

09 maggio 1999  Pro Patria – Pontedera 0-2  (Fiorentini, Lapini)

21 novembre 1999  Pro Patria – Pontedera 1-2  (Caridi, Lapini, Fava)

09 aprile 2000  Pontedera – Pro Patria 0-2  (Biagi, Olivari)

4 novembre 2018  Pro Patria – Pontedera 1-0 (Gucci)

Mastro del ciel. Fuori Gucci e in panchina Le Noci e torna a segnare Ferdinando Mastroianni (a secco da 77 giorni, 9 dicembre con il Gozzano). Il maddalonese aggancia quota 5 reti. Nel suo periodo di siccità 12 delle 15 reti bustocche sono state griffate proprio dal binomio Gucci/Le Noci.

 

Giovanni Castiglioni