Nella scorsa nottata si sono visti in vasca ai Mondiali di Gwangju, in Corea del Sud, i due nostri big Silvia Scalia e Nicolò Martinenghi.

Dopo la delusione nei 100 rana (squalificato in semifinale) e quella di ieri nei 50 rana (fuori in semifinale con il 14° tempo), Martinenghi ha preso parte alla staffetta 4×100 mixed mista (2 uomini e 2 donne) che a Tokyo 2020 sarà gara olimpica. Il 19enne di Azzate ha nuotato la frazione a rana in 59”50, mentre Margherita Panziera è stata impegnata nel dorso (1’00″19), Elena Di Liddo nella farfalla (56″83) e Manuel Frigo nello stile libero (47″86). E la staffetta azzurra si è qualificata alla finalissima con il record italiano di 3’44″38 conquistando pure il pass per Tokyo 2020 e migliorando di 47 centesimi il precedente nuotato per la medaglia continentale la scorsa estate a Glasgow con Fabio Scozzoli in seconda e Alessandro Miressi in quarta frazione.
“Era importante tornare a gareggiare subito dopo le prestazioni precedenti da cui mi aspettavo di più – dichiara Martinenghi -. Il tempo è buono e sono contento di aver contribuito al record di una staffetta ambiziosa“.
Ora l’Italia dovrebbe cambiare formazione in finale con l’ingresso di Simone Sabbioni, Fabio Scozzoli e Federica Pellegrini che oggi ha trionfato nei 200 stile libero. La finale della staffetta mixed mista sarà alle 14.50.

Dopo i 100 dorso (eliminata dopo le batterie), nella notte la bustocca d’adozione Silvia Scalia è stata impegnata nei 50 dorso dove non ha superato lo sbarramento delle batterie. Fatale il 17° tempo (28”30), ossia il primo tra gli esclusi (un centesimo più lento della russa Vaskina), proprio come accaduto nei 100 dorso. 

Laura Paganini
(foto deepbluemedia.eu)