Daniele Odoni è uno dei veterani del gruppo e veste la maglia dei Mastini da sei stagioni a questa parte. Per lui, comasco di nascita, Varese è ormai entrata nel cuore e non esistono altri colori se non quelli gialloneri che ora, dopo quattro turni di campionato, sventolano in vetta alla classifica di IHL.

Quattro vittorie su quattro, un inizio da urlo.?
“Siamo una squadra nuova e gli innesti, tutti di valore, hanno portato grande qualità. Siamo partiti con positività e consapevolezza dei nostri mezzi, ma forse un avvio così non ce lo aspettavamo. Siamo forti, abbiamo un roster lungo e tante energie da mettere in pista”.

Non sei stato tra i protagonisti della vittoria contro Merano per motivi di lavoro. Che cosa ti hanno raccontato i compagni??
“Purtroppo sono arrivato solo alla fine, ma in tempo per festeggiare con il resto della squadra. È stata una serata magica per tutti noi e per il pubblico che è venuto a sostenerci. Vincere contro il Merano, che è la più forte del campionato, ci ha gasati, ma questo è solo uno dei mattoncini che stiamo costruendo”.

Nello scorso weekend non avete giocato a causa dello sciopero degli arbitri. Come avete vissuto questa la pausa forzata??
“Ci siamo allenati con costanza e nel fine settimana ognuno di noi si è impegnato con sessioni individuali, chi in palestra, chi andando in bicicletta o a correre. È stato un peccato non aver giocato anche perché eravamo carichi, ma, guardando la situazione da un altro punto di vista, abbiamo trascorso più giorni in cima alla classifica da soli. Finalmente sabato si riparte (ore 18.30, ndr) e contro l’Alleghe daremo il massimo come sempre”.

Quali sono i tuoi obiettivi personali per la stagione??
“Voglio sfruttare al meglio tutte le occasioni che coach Da Rin mi dà per aiutare la squadra. So che siamo in tanti e devo farmi trovare pronto quando sono chiamato in causa. L’impegno non mancherà mai. Inoltre, sono contentissimo che questi nostri risultati stiano riportando tanti tifosi al palaghiaccio. Sentiamo il loro calore e abbiamo bisogno del sostegno”.

Laura Paganini
(foto Raissa Fontana)