Oggi alle 20 si chiude la finestra invernale di mercato. Per la Pro Patria la sessione può dirsi già esaurita con gli arrivi di Parker e Cottarelli (nella foto, il 26 novembre 2017 con il Trento) e le partenze (peraltro datate fine 2018) di Pllumbaj (rescissione e approdo all’Arzignano) e Molinari (prestito alla Bustese Milano City).

Ma come? Non avevate scritto (3 gennaio) di un mercato in stile Tottenham? Cioè, non parte e non arriva nessuno? In effetti, gli Spurs hanno tenuto fede all’etichetta (salvo cessione in Cina di Moussa Dembélé), mentre il club biancoblu ha contemplato un paio di eccezioni. Ma in realtà, le formule adottate per le due operazioni in entrata (6 mesi con opzione per il 2019/2020 per Sean Parker e prestito con diritto di riscatto per Niccolò Cottarelli), dimostrano come Sandro Turotti abbia utilizzato questa sessione già in funzione del prossimo campionato. D’altra parte, stiamo parlando della quinta punta (quantomeno in partenza) e di un esterno inserito in uno slot già coperto. Come sottolineato dallo stesso biellese sabato scorso: “Non abbiamo necessità in quel ruolo. Ma può essere un’operazione di prospettiva”.

Quindi? Con la pratica salvezza di fatto già archiviata (più 14 sui playout) e la suggestione playoff non esattamente onirica (più 8 sul Gozzano undicesimo), guardare al futuro oltre che al presente è quasi obbligatorio. Provando a capire in poco più di 3 mesi (la 38^ si gioca il 4 maggio) se i due neoarrivati potranno essere parte della truppa tigrotta anche per il campionato che verrà. Tanto più sulla scorta del metodo Javorcic, non certo improntato sull’improvvisazione.

Sullo sfondo resta però il format della stagione in corso. Ieri il Consiglio Federale ha ufficializzato la formula a 5 promozioni e 7 retrocessioni (ad emendamento delle 4 e 8 previste inizialmente), per poter ricomporre l’organico della categoria a 60 squadre (e a 20 quello della B). Con Pro Piacenza e Matera destinate alla radiazione e un altro paio di pericolanti (Cuneo e Lucchese) in ballo, come verranno condizionati i playout? E come verrà determinata la promozione extra? Attraverso un ulteriore spareggio? Tutte domande al momento senza risposta. Tanto che fretta c’è? Siamo solo al 31 gennaio…                                                                                                                

Giovanni Castiglioni