Il confronto è diretto. Per parità di punti (19), omogeneità di valore della rosa (2,88 mln di euro contro 2,75 secondo Transfermarkt.it) e per target posto a fine stagione, il match di domenica con la Pistoiese (ore 17.30, stadio “Speroni”) farà da stetoscopio alla salute tigrotta. Check-up che a meno di un mese dal giro di boa (e a 3 dall’avvio del campionato), potrebbe sciogliere alcuni nodi sulla reale dimensione di questa Pro Patria. A secco di successi da 6 turni e a pareggio da 3.

busto arsizio pro patria pro vercelli javorcicAbbi dubbi. Il tremebondo primo tempo del d’Albertas ha certamente lasciato il segno nelle gerarchie di Javorcic. Forse più degli elettrici secondi 45’. Perché la prova sgonfia di alcuni singoli ha avuto tutta l’aria di un tradimento della fiducia accordata. A maggior diritto, alla luce delle parole dello spalatino della vigilia (“Arriviamo da una settimana fatta bene, da Pro Patria”). Complice il campo, l’avversario o vattelappesca, c’è voluta un’ora piena per vederne poi i frutti. Fuori Battistini per squalifica, lo spot del figlio d’arte potrebbe essere preso da Marcone. Uno dei più a fuoco nella ripresa contro i cusiani. Per il resto, attesi lumi dalla rifinitura di domani mattina (conferenza stampa ore 12.10). Il periodo è benevolo ai pari. L’anno passato furono 4 consecutivi con Siena, Lucchese, Arezzo e Gozzano a cavallo tra novembre e dicembre.

Pippo Pancaro USPistoiese1921.itSopra la panca Pancaro campa. Quattro sconfitte, nessuna con più di un gol di scarto (solo Monza e Renate possono dire altrettanto). Non serve molto altro ad inquadrare la Pistoiese. Formazione equilibrata, con un rendimento sovrapponibile casa/trasferta nonostante una gara in più giocata al “Melani” (10 punti contro 9, 7 reti fatte contro 9 e 7 subite contro 7). Artefice del solido fatturato arancione Pippo Pancaro (quel Pippo Pancaro), di nuovo alla guida tecnica dopo l’anno di stop seguito alla breve (ma intensa) esperienza catanzarese. Nello 0-1 di domenica con il Monza (primo rovescio dopo 5 turni utili e secondo negli ultimi 11), schierato 3-5-2 con Matteo Pisseri tra i pali; l’ex FeralpiSalò Dametto, il gelese Camilleri e Leonardo Terigi in difesa; Ferrarini, Spinozzi, l’ex Perugia Alessandro Bordin, il 2001 Pietro Tempesti e il veteranissimo Francesco Valiani (classe ’80, 150 presenze in A con Siena, Parma e pro-patria-pontedera-14-gucciBologna) in mediana; Cerretelli e Niccolò Gucci in attacco. Il bomber di Bagno a Ripoli (4 reti quest’anno ma 3 nelle prime 3 giornate e l’ultima solo il 20 ottobre), con 19 gol (uno ogni 170 minuti effettivi giocati) è stato uno degli unsung hero del biennio biancoblu 2017/2019. Backup in porta per i toscani, Daniel Salvalaggio, nato il primo novembre 1998 a poche ore dall’esordio nella Pro Patria del padre Luca in un romanzesco 3-3 con il Pisa allo “Speroni”. Sfida passata alla posterità per la t-shirt anticapoluogo esibita da Alessandro Provenzano e per la rimonta nerazzurra griffata dal sinistro (in senso anagrafico) Muoio.

Fabio PirrottaIl Pirrotta suona sempre due volte. L’auspicio (di parte bustocca) è che possa trattarsi di una cover. Nel senso che l’arbitro designato per domenica è lo stesso di analogo Pro Patria – Pistoiese apertura della scorsa stagione (2-1 in via Cà Bianca il 16 settembre 2018). Nello specifico, Fabio Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto (Egidio Marchetti di Trento e Michele Collavo di Treviso gli assistenti), fischietto al secondo anno con alle spalle 16 gare dirette in categoria. Per le statistiche, direttore di gara incline al pari: 9 (appunto) su 16.                                       

 

 

Giovanni Castiglioni