Domenica 27 gennaio al palazzetto dello sport di Gerenzano si è disputata la 4° edizione di “Karatekando verso gli Olympic Games” con gare di Karate individuali aperte alle società affiliate al CONI seguendo le regole internazionali WKF (World Karate Federation) dei prossimi giochi Olimpici.
Le gare molto competitivi si sono svolte su sei tatami gara, con la partecipazione di numerosi atleti provenienti da diverse regioni; particolarmente avvincenti le competizioni pomeridiane di Kumite (combattimento) che hanno visto l’affluenza di una gran parte dei migliori atleti, gare aperte solamente dalla categoria Esordienti in poi.

La saronnese Alessandra Bossi è riuscita ancora una volta a salire sul podio. Questa volta è arrivata terza nella gara di Kumite individuale, un risultato comunque apprezzabile per la prima gara dell’anno e soprattutto considerando che la sua categoria “Esordienti” raggruppava esordienti A (anno 2007) ed esordienti B (anno 2006) categorie che solitamente sono separate; Alessandra ha dunque gareggiato con atlete più grandi ed esperte.

Questa categoria è risultata una delle più competitive della manifestazione visto il numero delle atlete partecipanti (divise in due pool per il numero cospicuo) e per la presenza dell’atleta di Savona campionessa italiana di categoria in carica. Alessandra ha effettuato buone performance, perdendo di misura (1-0) solamente con la forte atleta di Savona e vincendo la finale per il terzo e quarto posto contro un’atleta di Bologna.

Ottima l’affluenza di pubblico ed appassionati che ha gremito il palazzetto per l’intera giornata e seguito appassionatamente le competizioni. Non stupisce questo seguito in quanto il karate è diventato l’arte marziale più praticato al mondo ed uno degli sport più diffusi a livello giovanile.  La presenza alle prossime Olimpiadi darà sicuramente al karate la visibilità che merita ad uno sport che oltre all’importanza e la lealtà legata alle competizione insegna a tutti i partecipanti altri valori fondamentali come la concentrazione, l’autocontrollo e soprattutto il rispetto dell’avversario e degli arbitri, valori da applicare sia nello sport che nella vita quotidiana.

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