Subito la stretta attualità. Prossimo avversaria biancoblu in Coppa Italia la FeralpiSalò che ieri sera ha regolato il Lecco di misura (1-0, Mordini al 10’). Ottavo di finale gardesano programmato per mercoledì 27 novembre al “Lino Turina”. Prima di allora, la Pro Patria dovrà però fare i conti con un’agenda di campionato a livello omogeneo di difficoltà. Partendo domenica dall’Alessandria (ore 17.30, stadio “Speroni”). Osso duro da spolpare a rigor di classifica e di recente tradizione negli incroci a Busto. Ma il volano emotivo (e tecnico) regalato dall’upset di Monza potrebbe aiutare ad accorciare i 6 punti di gap attualmente a favore dei piemontesi.

Confesso che ho vissuto. Una volta diluita l’adrenalina, resta la botta di autostima messa in saccoccia grazie all’impresa del Brianteo (definizione banale ma anche l’unica possibile). Colpaccio che dovrà pagare dividendi soprattutto sul lungo periodo. Sedimentando quel vissuto, ormai chiara bussola di Ivan Javorcic. Chi gioca domenica? Tornaghi in porta, Ba-Lo-Bo dietro, dubbio a destra (Spizzichino o Masetti?), Galli a sinistra, Fietta-Bertoni-Brignoli in mezzo, Le Noci e Mastroianni in avanti. Ma magari lo spalatino ci spiazza come occorso altre volte. Mettendo agli atti il possibile rientro di Colombo dallo stop per infiammazione all’inguine. Nella rifinitura di domani mattina ulteriori aggiornamenti (conferenza stampa ore 12.10). La Pro Patria non vince dal 13 ottobre (0-1 a Olbia) ma va costantemente a segno in casa da 15 turni. Ultima gara senza reti allo “Speroni”? Proprio lo 0-0 con l’Alessandria del 16 dicembre 2018.

alessandriaMandrogno o son desto? Cinque vittorie (consecutive e con altrettanti clean sheet) nelle prime 7 giornate, una sola (l’1-0 con il Novara di sabato) nelle ultime 6. La frenata dell’Alessandria (eliminato dalla Juventus U23 mercoledì in Coppa) fa parte della fisiologia. Ma non deve trarre in inganno. Il gruppo di Cristiano Scazzola ha spessore per giocarsi con le solite (più o meno) note la seconda moneta alle spalle del Monza. Nel sopra citato 1-0 di sabato (gol dell’ex Eusepi), messo in campo 3-5-2 con Alex Valentini in porta; Dossena, il veteranissimo Francesco Cosenza (’86 con 9 stagioni di B nel curriculum) e Sciacca in difesa; il 2000 Cambiaso, Chiarello, il bosniaco ex Cuneo Cazim Suljic, Castellano e Celia in mediana; il tiburtino Umberto Eusepi e Arrighini (4 reti l’anno scorso in B con il Carpi) in avanti. Tra questi, il solo Castellano è stato titolare anche mercoledì in Coppa.

Grigio ma non troppo. Senza alcun dubbio una classica (72 precedenti di cui 10 in A) con première storica il 23 dicembre 1928. Leggera prevalenza piemontese (28 vittorie a 25 con 19 pareggi) con parti nettamente invertite a Busto (18 successi tigrotti a fronte di 9 pari e altrettante sconfitte). La Pro Patria non vince però in casa dal 13 gennaio 2013 (3-2, Bruccini, Cozzolino, Falomi e doppio Fanucchi). Da allora, 2 vittorie piemontesi ed un pari. Astinenza non valida al “Moccagatta” dove i biancoblu hanno vinto lo scorso 18 aprile (1-2, Fietta, Santini su rigore, Gucci).

Simone GalipòIl boss e la matricola. Altro giro e altro primo anno. Quinto in stagione, quarto nelle ultime 5 giornate. Per la Pro, l’arbitro debuttante in distinta fa ormai parte del folklore locale. Il fischietto di turno è Simone Galipò di Firenze (Costin Del Santo Spataru di Siena e Marco Toce di Firenze gli assistenti). Terza gara diretta nel girone (Monza – Gozzano 1-0 all’11^ e il recupero della 9^ tra Pro Vercelli – Juventus U23 vinto dagli zebrati 1-0 le altre 2), il dottore in Scienza dell’Economia gigliato ha un trascorso poco favorevole con i bustocchi: sconfitta in D 1-0 a Dro il 26 marzo 2017.                                          

Giovanni Castiglioni