E’ iniziata oggi la settimana più complicata del Varese in cui si capirà definitivamente se il club, come garantito dallo stesso Benecchi, riuscirà ad andare avanti e sopravvivere oppure se morirà sotto il peso dei debiti. Il Varese dovrà provvedere a saldare circa 130mila euro di vertenze, ma per prima cosa dovrà riaprire stadio e Varesello pagando il dovuto ai fornitori di acqua, luce e gas. Una vera e propria corsa ad ostacoli in cui oggi sembra proprio sia stato compiuto il primo passettino.

Nella giornata odierna, l’ultima utile, il presidente del Varese ha provveduto a saldare la vertenza presentata dall’ex Oscar Verderame, preparatore dei portieri verso il quale il club aveva un debito di circa 5mila euro per i mancati rimborsi della scorsa stagione. Benecchi ha effettuato un bonifico che ha un giorno di valuta; dunque domani Verderame potrà firmare la delibera che il club dovrà far pervenire, insieme alla ricevuta dell’avvenuto pagamento, alla Commissione Accordi Economici per evitare penalità.
Nel weekend scadranno tutte le altre.

Intanto c’è anche da riaprire gli impianti in concessione per far allenare e giocare prima squadra, ma anche settore giovanile. Per farlo serve far fronte alle bollette; Benecchi ha assicurato che si sta muovendo in tal senso e spera di risolvere la questione entro i prossimi giorni. Intanto domani pomeriggio la squadra, oggi a riposo, si allenerà nuovamente a Calcinate degli Orrigoni; poi si vedrà; il programma di allenamento è sempre lo stesso, resta da capire dove. E’ ancora da capire anche se sabato la Primavera del Milan riuscirà a giocare a Masnago oppure no; il prossimo impegno dei biancorosi è invece in trasferta a Vigevano. Sul campo di Ponte Tresa squadra e tifosi hanno dimostrato grande attaccamento, ma il calcio non si è visto e  per colpa delle condizioni del campo. Partita “casalinga” più umiliante non poteva esserci, l’augurio è che sia l’ultima.

Elisa Cascioli