Da un lato i tifosi di Passione Biancorossa pronti a seguire il Varese in trasferta a Vigevano, dall’altro i Blood Honour che cessano ufficialmente le attivià.  “Vista la tragica scomparsa del Proprio Capitano (Daniele Belardinelli ndr) – fanno sapere i tifosi della Curva Nord – il Gruppo Blood Honour Varese 1998 sospende tutte le attività sia in Curva che in trasferta fino a stagione terminata. Poi si faranno le giuste valutazioni. Adesso tutti gli sforzi del gruppo sono indirizzati a riportare a casa Dede e a dargli degna sepoltura”.

Sul corpo del tifoso ferito a morte durante gli scontri tra tifosi di Inter e Napoli lo scorso 26 dicembre deve ancora essere eseguito l’esame autoptico. Quello che è certo è che Belardinelli è stato schiacciato da una Volvo V40 lungo via Novara e secondo alcuni testimoni sarebbe stato investito da una seconda auto già individuata dagli inquirenti. I nomi degli 8 ultras partenopei presenti a bordo delle due auto compaiono nell’elenco degli indagati. Tra i nuovi indagati c’è poi Alessandro Caravita, il figlio diciannovenne di Franco, lo storico fondatore e capo dei Boys dell’Inter. Altre persone hanno ricevuto un avviso di garanzia da parte della procura milanese e il numero dei tifosi sotto inchiesta è destinato ad aumentare.

Tornando al Varese, nei confronti di squadra e club, gli ultras si erano già espressi in occasione di Varese-Accademia Pavese rifiutandosi di entrare allo stadio ed invitando i giocatori a non disputare il match visti i guai economici e lo sciopero. Già in quell’episodio avevano annunciato la loro rinuncia a tifare i biancorossi. Successivamente, infatti, non hanno assistito nemmeno alla finale di Coppa Italia di Meda.

e.c.